Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

ANTONIO MARTINO: PUR DI ELEGGERE AMATO BERLUSCONI HA VOLUTO BRUCIARE IL MIGLIORE?

Secondo un sondaggio del Corriere della Sera, per Antonio Martino Presidente il 53% sarebbe a favore. Ma su Twitter, Luigi Felicioni scrive: "Pur di eleggere Amato, Berlusconi ha preferito bruciare il migliore:  Martino Presidente". Antonio Martino è nato a Messina il 22 dicembre 1942. Già ministro degli esteri e della difesa è figlio di Gaetano Martino, promotore dell'Unione Europea

22/01/2015 - Antonio Martino Presidente della Repubblica, candidato dei moderati per il Colle. Silvio Berlusconi dopo avere incontrato Angelino Alfano lancia il nome dell'ex ministro messinese per la successione di Napolitano al Quirinale. L'ex ministro Martino sarà l'obiettivo del leader di Forza Italia, Silvio Beelucsoni, per "avere un Capo dello Stato a noi non ostile.". Berlusconi lancia così il suo messaggio al premier Matteo Renzi: "Abbiamo una linea politica chiara, che è quella di riunire i moderati per arrivare finalmente ad un bipartitismo maturo".

E su www.change.org è stata lanciata una petizione diretta al governo, che sarà consegnata al Governo, ai politici e al popolo italiano:
"Antonio Martino Presidente della Repubblica". Questo il testo: "Antonio Martino, è un economista, ha fatto il ministro degli Esteri e quello della Difesa, è stato tra i primi ideologi di Forza Italia nel 1994, è sempre stato leale, mai un cameriere. Antonio Martino potrà portare avanti la politica economica liberale per e nel nostro Paese. Ha un senso istituzionale straordinario, speculare alla sua incapacità di ritenersi fino in fondo appartenente ad un partito. Ama l'Italia come pochi, ma si preoccupa del suo accento quando parla alle Nazioni Unite con un'inflessione che dà una pista anche ai canadesi. Martino è oggi l'unico vero erede di Luigi Einaudi.

Secondo un sondaggio del Corriere della Sera per #MartinoPresidente il 53% sarebbe a favore.

Ma su Twitter, Luigi Felicioni ‏@luigifelicioni ipotizza: "Pur di eleggere Amato, #Berlusconi ha preferito bruciare il migliore presentabile #MartinoPresidente".

Antonio Martino è nato a Messina il 22 dicembre 1942. Già ministro degli esteri e della difesa è figlio di Gaetano Martino, promotore dell'Unione Europea, e di Alberta Stagno d'Alcontres. nato e cresciuto a Messina.Nato e cresciuto a Messina si è laureato in giurisprudenza all'Università di Messina nel 1964, è stato nominato, a seguito di una selezione a livello europeo, "Harkness Fellow of the Commonwealth Fund" per il biennio 1966-1968, specializzandosi a Chicago. Ha per molti anni tenuto il corso di Storia e politica monetaria presso la facoltà di Scienze politiche della Università di Roma La Sapienza.

È stato docente di economia dell'Università LUISS di Roma e preside dal 1992 al 1994. È segretario del comitato scientifico della Fondazione Italia USA.È stato membro del Partito Liberale Italiano, come suo padre Gaetano, e ha tentato di diventarne segretario al Congresso del 1988, come candidato della minoranza.

Deputato di Forza Italia: Ministro degli esteri. A fine 1993 è stato tra i fondatori di Forza Italia (la sua tessera di partito porta il numero "2", dopo quella di Silvio Berlusconi). Eletto alla Camera dei deputati nel 1994, è stato Ministro degli esteri nel primo Governo Berlusconi (carica già ricoperta da suo padre Gaetano dal 1954 al 1957) dal maggio 1994 al gennaio 1995. Rappresentò l'Italia a Vienna alla Conferenza sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa. Fu accusato di "euroscetticismo", anche se in realtà spiegò che era solo contrario all'introduzione dell'euro come moneta unica. Riconfermato deputato nel 1996 e poi nel 2001 col sistema proporzionale nella lista di Forza Italia in Sicilia.

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