Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

BEAGLE, GREEN HILL CONDANNE LIEVI, 30MILAEURO ALLA LAV E DIVIETO DI RIAPRIRE PER DUE ANNI

23/01/2015 - Green Hill è condannato. Sconfitto tre volte: 1) oggi 23 gennaio l’allevamento Green Hill è stato condannato dal Tribunale di
Brescia per il reato di maltrattamento e di uccisione di animali (articoli 544bis e
544ter del Codice penale) - Renzo Graziosi, veterinario dell'allevamento e
Ghislane Rondot, co-gestore di “Green Hill 2001” entrambi condannati a 1
anno e 6 mesi, Roberto Bravi, direttore dell'allevamento condannato a un
anno più risarcimento delle spese. Sospensione dalle attività per due anni, per
i condannati, e confisca dei cani. Assolto Bernard Gotti, co-gestore di “Green
Hill 2001”. Una sentenza memorabile, destinata a fare giurisprudenza, capace di
fare emergere l’amara realtà delle sofferenze inflitte ai cani allevati a fini
sperimentali dalla succursale della multinazionale Marshall.

2) Sconfitto con il sequestro probatorio di tutti i beagle (luglio 2012), ora confiscati
dal Giudice. Una vicenda senza precedenti in Italia e nel mondo per numero di
animali “da esperimento”, circa 3000 definitivamente salvi, e per i suoi risvolti
giudiziari: la legalità e il rispetto del benessere animale sono principi vincolanti,
per legge, anche in settori come la sperimentazione.
3) Per legge, inoltre, Green Hill non potrà comunque riaprire perché il Decreto
Legislativo 26/2014, approvato alcuni mesi fa, vieta l’allevamento di cani, gatti e
primati destinati ad esperimenti, a seguito di un’altra battaglia della LAV
(www.lav.it) .

Si è concluso così il processo di primo grado presso il Tribunale di Brescia, a carico di
Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di “Green Hill 2001”, Roberto Bravi e
Renzo Graziosi, rispettivamente direttore e veterinario dell'allevamento, accusati di
maltrattamento e di uccisione di animali (art.544bis e 544 ter del codice penale): Renzo
Graziosi, veterinario dell'allevamento e Ghislane Rondot, co-gestore di “Green Hill
2001” entrambi condannati a 1 anno e 6 mesi, Roberto Bravi, direttore
dell'allevamento condannato a un anno più risarcimento delle spese. Sospensione
dalle attività per due anni, per i condannati, e confisca dei cani. Assolto Bernard Gotti,
co-gestore di “Green Hill 2001”.

Le condanne non sarebbero state possibili senza la Legge 189 del 2004, fortemente
voluta e da noi sostenuta, ma è anche simbolicamente la vittoria di Davide contro Golia,
l’affermazione delle ragioni antivivisezioniste in contrapposizione agli interessi di una
potente multinazionale come la Marshall.

Il Pubblico Ministero Ambrogio Cassiani, nella sua requisitoria aveva chiesto per i capi
d’imputazione del processo, 3 anni e 6 mesi per il veterinario Graziosi, 3 anni per
Rondot e 2 anni per Bravi e Gotti. Inoltre aveva contestato a cinque dipendenti di
Green Hill il reato di falsa testimonianza.

Sulla base di quanto emerso dalle prove e dai verbali del processo, inoltre, la LAV
annuncia che chiederà l’imputazione dei veterinari dell’Asl di Lonato, dell’Istituto
Zooprofilattico di Brescia e dei funzionari della Regione Lombardia e del Ministero della
Salute, che in tutti gli anni passati avevano scritto che tutto era regolare
nell’allevamento.

“La sentenza di condanna di Green Hill è un riconoscimento a tutte e tutti coloro che in
tanti anni hanno partecipato a manifestazioni a Montichiari e in tante altre parti d’Italia

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