Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

DEMETRA E KORE PRESTATE ALL’EXPO DI MILANO, APPELLO AL SINDACO DI AIDONE PERCHÈ CIO’ NON AVVENGA

Gli Indipendentisti di Lu Frunti Nazziunali Sicilianu protestano per un altro prestito, operato dall’attuale governo regionale, di beni archeologici siciliani. Questa volta si tratta delle statue di Demetra e di Kore (madre e figlia) prestate all’Expo di Milano. Appello al sindaco di Aidone ed ai siciliani tutti affinche’ cio’ non avvenga

23/01/2015 - L’FNS “Sicilia Indipendente” denunzia, ancora una volta, la politica spregiudicata di quanti vogliono “de-sicilianizzare” il patrimonio archeologico siciliano. Attualmente è sotto tiro il “TESORO di MORGANTINA”! E’ una VERGOGNA! E’ uno SCANDALO!
Ed è ancora più scandaloso il fatto che, al progetto – tutt’altro che condivisibile e tuttora in corso - di “prestare” al Museo Metropolitan di New York gli ARGENTI, abbia fatto seguito, “a scoppula”, la “scelta”, - molto decisionista ed altrettanto spregiudicata ed “ANTISICILIANA” (nonché di sapore “colonialista”, anzi “AUTO-COLONIALISTA”), - dell’Assessorato Regionale per i Beni Culturali, e quindi anche del Governo Regionale guidato da Rosario CROCETTA, di mandare all’EXPO di MILANO gli “ACROLITI” (le statue delle divinità DEMETRA e KORE, madre e figlia). Ed è volgarmente pretestuoso il bizantinismo, secondo il quale, facendo partire i tesori archeologici e quindi impoverendo e depotenziando l’offerta culturale (ed anche quella
turistica) dell’Area di Morgantina e della Sicilia tutta, si contribuisca ad “incrementare il turismo in Sicilia” e si attraggano, qui, visitatori da tutto il mondo. Mentre è vero proprio il contrario.
Tantoppiù che si rischia di fare trovare i nostri Musei svuotati delle più importanti opere.
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FINEMULA DI BABBIARI !
Diamo retta ai “veri” esponenti della Cultura internazionale e soprattutto agli esperti di Archeologia, come il Professore americano MALCOM BELL, docente della VIRGINIA UNIVERSITY, e come la “nostra” archeologa SERENA RAFFIOTTA. Entrambi convinti – e lo hanno ribadito proprio in questi giorni – che la “GIUSTA CASA” per questi inestimabili TESORI sia il Museo Archeologico di AIDONE. Qui, in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo e nel cuore del Mondo. Dove la Civiltà Ellenistica ha avuto sede ed infinite occasioni di esprimersi meglio e maggiormente che altrove. Ed è giunto il momento che gli esponenti locali della classe politica e dei partiti politici qui dominanti (nostro malgrado) abbiano un po’ più di rispetto per il Popolo Siciliano, per la sua Storia, per la sua Cultura, per il suo Parco Archeologico – che è il più grande del Mondo – per i suoi Interessi generali e per i suoi DIRITTI FONDAMENTALI !
A buon intenditor poche parole …..
Non aggiungiamo altro, se non per rivolgere il nostro accorato appello al Sindaco di Aidone, alla Cittadinanza ed a tutti i Siciliani consapevoli, affinché evitino di farsi abbindolare dai grandi “manovratori” ed affinché difendano sia il patrimonio archeologico plurimillenario, sia la dignità, sia il futuro di loro stessi e quello delle generazioni che seguiranno.

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