Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

PIERSANTI MATTARELLA, SEPPE STARE A CONTATTO COL 'LETAME' SENZA LASCIARSI CORROMPERE

Gurrieri: "Va ricordato tra i politici più integri e credibili che la Sicilia abbia mai avuto. Seppe stare a contatto con il letame senza farsene contaminare, come un dirigente che rifiutò la cultura mafiosa innanzitutto nei comportamenti, opponendosi al sistema politico mafioso e rifiutando quella doppia morale..."


Palermo, 6 gen. 2015 - Questa mattina a Palermo la commemorazione del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980. Davanti alla casa di Piersanti Mattarella corone di fiori e un lungo applauso. Alla cerimonia erano presenti il fratello Sergio Mattarella, i figli Bernardo e Maria, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Anche il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy hanno preso parte alla commemorazione. Davanti alla lapide sul luogo dell'agguato, in via Liberta'.

Ricordando il sacrificio di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana ucciso il 5 gennaio 1980 dalla mafia, il Vicepresidente di Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie), avv. Piero Gurrieri, ha voluto esprimere la vicinanza degli organi nazionali e delle Amministrazioni facenti parte dell'Associazione alla Regione Sicilia e ai familiari del presidente Mattarella. Va ricordato, ha detto Gurrieri, come un amministratore pubblico tra i più integri e credibili che la Sicilia abbia mai avuto, come un politico che, negli anni bui delle collusioni e delle contiguità, seppe stare a contatto con il letame senza farsene contaminare, come un dirigente che rifiutò la cultura mafiosa innanzitutto nei comportamenti, opponendosi al sistema politico mafioso e rifiutando quella doppia morale che in passato ha tenuto e in molti casi continua ancora adesso a tenere le istituzioni, fino alle estreme periferie del paese, in ostaggio dell'antistato e di un sistema apertamente criminale, ma anche di quelle logiche particolaristiche e clientelari che, quand'anche non sanzionate penalmente, ledono i principi di imparzialità e buona amministrazione riconosciuti dalla Costituzione".

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