Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

MESSINA LA CITTÀ D'ITALIA CON PIÙ MALATI DI INCONTINENZA, MLI DIFFIDA ASP

Incontro con società aggiudicatarie appalto distribuzione materiale per incontinenza. A Sua Eccellenza il Prefetto di Messina Dott. Stefano Trotta
Messina, 19/03/2015 - Si comunica che, a seguito della nota di diffida e richiesta chiarimenti inviata dal sottoscritto n.q. di responsabile “MLI - settore Diritti Disabile” ieri 18 c.m. al direttore generale dell’Asp 5 di Messina dott. Gaetano Sirna ed a Sua Eccellenza il Prefetto di Messina dott. Stefano Trotta in merito ai disservizi nella distribuzione di materiale per problemi di incontinenza, si è svolta stamani un incontro tra il rappresentante della società aggiudicatrice dell’appalto sanitario SVAS BIOSANA Piero Corcione, il capogruppo MLI Roberto Cerreti ed il responsabile legale del nostro centro studi avv. Valentino Gullino.
Durante l’incontro l’agente di zona della suddetta società ha chiarito il quadro estremamente allarmante in cui sono costretti ad operare, con l’aggiudicazione di un bando nel giugno del 2014, che prevedeva servizi per un’utenza di 15.000 persone, rivelatesi circa 12.770 nei fatti e dopo la sottoscrizione del contratto.

Messina, per quanto dichiaratoci, risulterebbe la provincia di Italia con più alto tasso di casi limite e quindi soggetti apparentemente aventi diritto del massimo previsto dalla legge in termini di distribuzione di pannolini e traverse. Di fatto al 31 gennaio 2015, i soggetti che richiedevano e venivano riforniti col massimo del materiale previsto, ovvero 120 pannoloni al mese, sono risultati il 93% degli aventi diritto, facendo catalogare la provincia messinese al primo posto in Italia per distribuzione di materiale per problemi di incontinenza.

Ad aggravare l’incredibile vicenda ed i costi della sanità nel messinese, il fatto che la distribuzione nel nostro territorio del suddetto materiale, avviene su richiesta esplicitata dai medici massimalisti al Distretto Sanitario, con l’indicazione del numero di pannoloni e traverse, quando invece, secondo la società aggiudicataria del servizio esternalizzato dall’Asp, il medico di genere dovrebbe limitarsi a fare richiesta e non a quantificare il materiale, come avviene nel resto d’Italia e persino nella vicina Catania, dove vi è apposita circolare che indica tetti massimi e modalità per richiedere eventuali materiale aggiuntivo, dando facoltà di valutazione al Distretto sanitario in base alle patologie ed alle certificazioni sopraggiunte dagli specialisti ospedalieri.

Scopriamo che delle 4 fasce e livelli di gravità e necessità previsti nel bando di aggiudicazione del servizio, e tra l’altro nella norma vigente, quasi tutti, ovvero ribadiamo il 93% dell’utenza, risulta, secondo i dati e le indicazioni date dall’ASP alla società distributrice, ai vertici della necessità di assistenza.
Da qui, ci spiega, Piero Corcione, l’impulso arrivato dall’Asp di Messina di ridurre il numero di materiale distribuito, accogliendo il massimo previsto solo per appena 24 casi su 12.770, 20 sul territorio Nord e 4 a Sud, in maniera quantomeno discutibile e senza fornire spiegazioni e/o metodologie per richiedere l’effettivo riconoscimento dei pannoloni e delle traverse realmente necessarie secondo il livello di gravità della propria patologia.

Per quanto informiamo i cittadini che realmente si siano trovati nel disagio di aver ottenuto quote inferiori di materiale per l’incontinenza, rispetto al reale fabbisogno, che possono fare istanza motivata e con certificazione medica specialistica comprovante la necessità, presso i Distretti Sanitari di appartenenza, come già fatto dai succitati 24 cittadini, per risolvere la problematica e poter avere ristabilito il giusto e necessario materiale per il fabbisogno mensile.

Il Movimento Liberi Inseme, alla luce della disponibilità e della schiettezza con cui la società ha chiarito i motivi della riduzione del materiale distribuito rispetto alle certificazione dei medici massimalisti, provvederà a richiedere l’intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici di Messina dott. Giacomo Caudo per un’interazione fattiva tra i propri associati e l’Asp di Messina, affinché anche sul nostro territorio quest’importante servizio alla persona sia effettuata con criterio ed eque parametrazioni, come avviene nel resto della nostra Repubblica, inoltre sollecitando, nella prossima settimana, azioni parlamentari all’ARS, al fine di aver un quadro chiaro dell’assurda situazione della provincia d’Italia col più alto tasso di distribuzione di materiale per l’incontinenza.

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