Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

TASSE UNIVERSITARIE SEMPRE PIÙ ALTE E VANNO PAGATE ENTRO FINE MESE, L’UNIVERSITÀ È UN LUSSO?

E quali sono i frutti delle tasse che paghiamo? Dobbiamo accontentarci di un'università che ci offre un servizio sterile e pretende da noi così tanto? Il diritto allo studio è garantito dalla nostra Costituzione e deve rappresentare un’opportunità per porre le basi per il nostro futuro… Questa la nota sulle tasse universitarie dell'associazione Unidea di Messina

Messina, 23/03/2015 - Le tasse universitarie sono sempre più alte e vanno pagate entro la fine del mese. È impossibile ignorare il disagio di molti di noi. Dobbiamo allora pensare che l’Università sia un lusso? E quali sono i frutti delle tasse che paghiamo? Dobbiamo accontentarci di un'università che ci offre un servizio sterile e pretende da noi così tanto? Il diritto allo studio è garantito dalla nostra Costituzione e deve rappresentare un’opportunità: un'opportunità per porre le basi per il nostro futuro, un'opportunità per affermare le nostre capacità, un'opportunità per realizzare le nostre ambizioni. Proprio per questo in un'Università pubblica è assolutamente inaccettabile una tassa tanto iniqua e a carico soprattutto dei ceti medi e bassi. Il periodo di crisi che l'Italia tutta e la Sicilia in particolare stanno ancora attraversando aggrava ulteriormente la situazione, spingendo le famiglie a interrogarsi sulla sostenibilità di queste spese.

La voglia di reagire in difesa dei propri diritti ha unito studenti e rappresentanti che hanno lavorato insieme per tutelare i propri diritti; le istanze presentate all’amministrazione hanno ottenuto un primo risultato positivo: lo slittamento del pagamento ad aprile. Occorre, allora, evidenziare l’impegno dei colleghi che ci rappresentano, ma anche la disponibilità di ascolto dell’attuale amministrazione.
Ci auguriamo, comunque, che a questo risultato ne seguano degli altri. La proroga è il primo passo, ma la riduzione delle tasse è l'obiettivo finale.

A tal fine occorre, a nostro parere, incrementare le occasioni di dialogo. Solo con la presenza e l'intervento attivo degli studenti, la gestione economica dell’Università potrà tenere maggiormente conto delle difficoltà degli studenti stessi.
Non si può, inoltre, ignorare l'impatto che queste tasse avranno sulle iscrizioni. Gli effetti sono prevedibili: una notevole riduzione delle immatricolazioni e la fuga di studenti verso altri Atenei. In quali risultati più scoraggianti può incorrere un’Università Pubblica?

Per questo, noi ragazzi di Unidea e i nostri amici, fermamente convinti dell'importanza e del valore del dialogo e del confronto con l'Amministrazione e con i nostri colleghi, condividiamo con voi, con i nostri rappresentanti e con l'Ateneo le nostre proposte:
1) Riformulare l’importo delle tasse in modo progressivo e non regressivo: il peso del servizio ricade interamente sulle famiglie con redditi medi e medio-bassi; prevedere un numero maggiore di fasce, seguendo l'esempio di Atenei quali Padova che ne presenta 92, fino a redditi superiori ai 60 mila euro;

2) Incrementare le misure di sostegno per “gli studenti capaci e meritevoli se pur privi di mezzi”, con riferimento ad esempio a misure particolari a favore di studenti con genitori disoccupati o a favore di famiglie con più figli iscritti all’Università;
3) Incentivare e valorizzare ulteriormente la produttività dei Dipartimenti nella ricerca e stimolare la collaborazione degli studenti nella ricerca per poter accedere a maggior fondi;
4) Promuovere il ricorso ai finanziamenti comunitari e ai capitali privati al fine di investire in laboratori e strumentazioni moderne per migliorare l'attività di ricerca;
5) Modulare il numero degli appelli d'esame in funzione del carico di studi del semestre per dare l'occasione agli studenti fuori di corso di accorciare i tempi e mettere tutti gli studenti nelle condizioni migliori per concludere regolarmente il proprio carico di studi; la maggiore produttività permetterà inoltre di ottenere maggiori fondi dal Ministero;
6) Favorire partnership con le imprese per l’inserimento nel mondo del lavoro dei neolaureati e incrementare il rapporto con il territorio;

7) Proseguire nella collaborazione con la Guardia di Finanza per contrastare in modo sempre più incisivo l'evasione, riducendo il carico sugli studenti adempienti.
Presentiamo le nostre proposte come un incipit per il percorso futuro del nostro Ateneo, perché sia incentrato su servizi migliori, valorizzazione delle risorse e centralità degli studenti.
Concludiamo riaffermando il valore della Cultura nella nostra società e nel nostro Paese.
Non si può correre il rischio di perdere degli studenti, ma al contrario bisogna far sì che i sacrifici degli studenti stessi vengano premiati.

Associazione Unidea Messina

Commenti