Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

BROLO: IL SINDACO SUL CASO CURASÌ, È UN ATTACCAO ALLA MIA AMMINISTRAZIONE

La nota del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, sulle "pesanti accuse rivolte all'attuale responsabile dell'area economico finanziaria del Comune che “con grande professionalità si sta occupando dei bilanci dell'Ente in un momento di particolare delicatezza”. E' evidente che il suo impegno in ambito finanziario dà fastidio a qualcuno”

Brolo (Me), 08/07/2015 - “Si tratta di un ingiustificato attacco alla mia persona, al vicesindaco e alla dottoressa Grazia Curasì”, così la sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, bolla l'interrogazione presentata ieri dai consiglieri di minoranza Condipodero, Agnello, Murabito e Ricciardo, contenente pesanti accuse rivolte all'attuale responsabile dell'area economico finanziaria del comune che “con grande professionalità si sta occupando dei bilanci dell'Ente in un momento di particolare delicatezza”, continua la prima cittadina.

“Avverto la necessità morale di assumere le parti della dottoressa Grazia Curasì, elemento indispensabile per questa amministrazione che, come è noto, sta lavorando in modo certosino.
Ma è evidente che il suo impegno in ambito finanziario dà fastidio a qualcuno”, prosegue la sindaco della città nebroidea.

“Attaccare la Curasi equivale a contestare una professionista che opera correttamente, mentre il silenzio sui fatti accaduti e sulle pregresse responsabilità equivale a condividere politicamente l'operato di chi ha saccheggiato il comune di Brolo. Questa giunta, e la mia persona in testa, nel rispetto del mandato elettorale, della fiducia conferitaci dalla cittadinanza e dell'impegno assunto nei confronti dei brolesi, supporta appieno l'operato della dirigente della ragioniera generale, il cui obiettivo è quello di operare in modo serio e trasparente nell'ambito della materia economica dell'Ente.

Pertanto, è mio precipuo desiderio manifestare assoluta solidarietà alla dottoressa per le infamanti affermazioni rivolte al suo indirizzo e ribadire l'assoluta fiducia e stima alla sua persona, da parte di noi tutti, per l'impegno profuso fino ad ora e che, ancora, siamo certi, verrà in futuro

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