Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

CASE SICILIA ALL'ESTERO, CROCETTA COMPLETATA LA CHIUSURA: “NON POTEVANO COSTITUIRE CENTRI DI RAPPRESENTANZA DELLA REGIONE SICILIANA”

Sicilia. Crocetta, case Sicilia all'estero, completata la chiusura
Palermo 1 lug. Il presidente della Regione comunica di avere completato con l'ultimo provvedimento odierno il progetto di chiusura progressiva che si era dato, relativo alle case Sicilia nel mondo. Questo l'elenco delle strutture chiuse tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015:

-Zurigo
-New york
-Montreal
-Sofia
-Parigi
-New york 2
-Quingdao
-Tunisi

"Le ragioni sono legate al fatto che tali case non essendo costituite da organismi nominati dalla Regione siciliana e date ad associazioni private senza procedura di evidenza pubblica, non potevano costituire centri di rappresentanza della Regione siciliana, ma esclusivamente centri privati. Fra l'altro non ci spieghiamo neppure le ragioni per cui tali associazioni, salvo alcune no profit e di ispirazione culturale come quella delle Orestiadi che ci ha richiesto la chiusura così come ha fatto quella di Montreal, come potessero avere avuto in passato contribuzioni pubbliche. In ogni caso la vicenda è chiusa perché ritengo eccessivo che le regioni possano avere strutture di rappresentanza all'estero, potendo usufruire dell'accoglienza delle ambasciate e degli istituti di commercio estero".

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