Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, SUL RINNOVO DEI CONTRATTI SI DANNO I NUMERI AL LOTTO

Nota del Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco. Quando la realtà supera la fantasia. Sul rinnovo dei contratti nella P.A. si danno i numeri al lotto
Roma, 22 luglio 2015 – “Le prime indiscrezioni sullo stanziamento necessario al rinnovo dei contratti pubblici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, indicano una cifra compresa tra 1,2 e 1,6 miliardi, ipotizzando anche un tentativo al ribasso che attesterebbe la cifra su un valore di circa un miliardo”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco commentando: “Uno strano Paese, il nostro, dove anche i costi degli interventi seguono il criterio dell’opportunità e della convenienza politica”.

Prosegue Turco: “Il giudizio della Consulta è stato condizionato in modo inequivocabile dalle indicazioni dell’Avvocatura generale dello Stato, secondo la quale l’eventuale cancellazione del blocco dei contratti “ex tunc” avrebbe pesato sul bilancio dello Stato per circa 35 miliardi di euro, dunque 7 miliardi l’anno. Invece ora, essendo mutata la finalità della stima, il Governo intende mercanteggiare per ridurre al minimo il costo del rinnovo contrattuale”.

“E’ più che lecito interrogarsi sulle motivazioni di tali diversità di valori”, continua il Segretario Generale della UILPA. “Il costo del contratto è unico, non può essere “interpretato” a seconda della convenienza del momento!”

“Il Governo sappia”, conclude Turco, “che noi siederemo ai tavoli per il rinnovo del contratto e non consentiremo a nessuno di giocare al ribasso su una partita così delicata”.



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