Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, SUL RINNOVO DEI CONTRATTI SI DANNO I NUMERI AL LOTTO

Nota del Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco. Quando la realtà supera la fantasia. Sul rinnovo dei contratti nella P.A. si danno i numeri al lotto
Roma, 22 luglio 2015 – “Le prime indiscrezioni sullo stanziamento necessario al rinnovo dei contratti pubblici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, indicano una cifra compresa tra 1,2 e 1,6 miliardi, ipotizzando anche un tentativo al ribasso che attesterebbe la cifra su un valore di circa un miliardo”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco commentando: “Uno strano Paese, il nostro, dove anche i costi degli interventi seguono il criterio dell’opportunità e della convenienza politica”.

Prosegue Turco: “Il giudizio della Consulta è stato condizionato in modo inequivocabile dalle indicazioni dell’Avvocatura generale dello Stato, secondo la quale l’eventuale cancellazione del blocco dei contratti “ex tunc” avrebbe pesato sul bilancio dello Stato per circa 35 miliardi di euro, dunque 7 miliardi l’anno. Invece ora, essendo mutata la finalità della stima, il Governo intende mercanteggiare per ridurre al minimo il costo del rinnovo contrattuale”.

“E’ più che lecito interrogarsi sulle motivazioni di tali diversità di valori”, continua il Segretario Generale della UILPA. “Il costo del contratto è unico, non può essere “interpretato” a seconda della convenienza del momento!”

“Il Governo sappia”, conclude Turco, “che noi siederemo ai tavoli per il rinnovo del contratto e non consentiremo a nessuno di giocare al ribasso su una partita così delicata”.



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