Venerdì 2 ottobre 2015, a Messina, si terrà la presentazione del libro “Nawal. L’angelo dei profughi” (Edizioni Paoline), a cui interverranno l’autore Daniele BIELLA e la protagonista Nawal
Soufi
Messina, 28/09/2015 - L’iniziativa, promossa dalla libreria Paoline, dagli Istituti Religiosi della Diocesi, dall’Associazione “Baobab”, dall’Associazione “Paoline Comunicazione e Cultura”, dalla Caritas e dalla Migrantes, organismi pastorali dell’Arcidiocesi, dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Messina, ci darà la possibilità di aprire lo sguardo sul fenomeno delle migrazioni forzate, sul dramma di tante persone costrette a scappare da persecuzioni, guerre e violenze e sulle risposte, ancora inadeguate, che l’Italia e l’Europa pongono in essere sul versante dell’accoglienza.
Per questo, a partire dalla storia di Nawal, che avrebbe i connotati di una leggenda, se non fosse
superata dalla realtà, verranno proposti due momenti di incontro e riflessione:
il primo, alle ore 09.30, presso la Sala/teatro della Casa di Ospitalità “Collereale” (via del
Santo, 19), indirizzato agli studenti delle ultime classi degli Istituti secondari di secondo
grado, in cui la voce istituzionale sarà rappresentata dalla dott.ssa Maria Adele MAIO, Capo di
Gabinetto della Prefettura di Messina;
il secondo, alle ore 18.00, presso la Sala convegni del Palacultura “Antonello da Messina”
(viale Boccetta, 373), in cui la voce istituzionale sarà quella della dott.ssa Antonina SANTISI,
assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina.
Entrambi i momenti saranno introdotti e moderati da mons. Nino CAMINITI, referente
dell’Associazione “Baobab” di Messina, mentre il confronto con l’autore e con la protagonista del
libro sarà preceduto dall’intervento del direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, diac. Santino
TORNESI, che presenterà il quadro della situazione odierna; seguirà l’intervento di un giovane
migrante, ospite del Centro “Ahmed” per Minori stranieri non accompagnati, che darà la sua
testimonianza di richiedente protezione. I lavori vedranno la partecipazione del Coro multietnico
dell’Ufficio diocesano Migrantes, che segnerà i diversi passaggi con l’esecuzione di brani del
repertorio africano.
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