GIOIOSA MAREA: CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE E ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI, ARRESTATO

  GIOIOSA MAREA (ME): CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE E ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI. ARRESTATO DAI CARABINIERI. Nella serata di martedì scorso, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, in esecuzione dell’ordinanza per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, hanno arrestato un 58enne del luogo, condannato ad anni 3 di reclusione per i delitti di violenza sessuale e atti persecutori aggravati commessi a partire dal maggio 2018, in danno dell’allora fidanzata. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, per la stessa durata, vagliata e disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, sulla scorta della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania (SS) del maggio 2021, confermata dalla competente Corte d’Appello e divenuta irrevocabile nel marzo di quest’anno. I fatti per cui l’uomo è stato condannato alla predetta pena risalgono al 2018, a

”UNIVERSITÀ RUMENA AD ENNA, CROCETTA: “LA REGIONE NON HA AUTORIZZATO ALCUN CORSO”

Palermo, 2 sett. 2015 - In merito alla richiesta di chiarimenti del Capo del dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca, la Regione precisa di non avere autorizzato alcun corso, poichè la competenza relativa all'istituzione dei corsi di laurea non è sicuramente di potestá regionale.
“L'accordo stipulato con l'assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale e con l'assessorato della Salute, - precisa il presidente Crocetta- ha come base soltanto la volontà di mettere a disposizione le strutture necessarie allo svolgimento dei corsi, nel caso in cui questi ultimi siano autorizzati dal Ministero competente”.

"Abbiamo diffidato tutti i soggetti coinvolti" nell'eventuale istituzione a Enna di un corso di Medicina di una università romena, dal rettore della Kore, ai vertici della Fondazione Proserpina al presidente della regione siciliana "a non fare nulla, a stare inattivi prima che il ministero abbia chiarito gli eventi". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, intervenendo a "Restate Scomodi" su Radio Uno.

"Fatti di cronaca tra ieri e oggi ci ci hanno informato di questa iniziativa. Noi oggi, a firma del capo Dipartimento Università del Miur, abbiamo diffidato - ha spiegato il ministro - a darci chiarimenti su un'eventuale attivazione di università e facoltà di Medicina ad Enna e ci aspettiamo un chiarimento sul punto. Abbiamo anche diffidato tutti i soggetti coinvolti: il rettore dell'università Kore, i vertici della Fondazione Proserpina e il presidente della regione siciliana a non fare nulla, a stare inattivi prima che il ministero abbia chiarito gli eventi. Nessuno ha chiesto l' autorizzazione, nessuno ha avviato la procedura".

Il ministro ha quindi sottolineato che la convenzione firmata con la regione Sicilia comunque "ha finalità più generiche" pur facendo cenno all'attivazione di corsi. "Formulo l'auspicio che l'atto di diffida si concluda con un chiarimento" ha concluso il ministro precisando che se i dati. a disposizione verranno confermati nel "caso Enna" si tratterebbe di un'università italiana che in una propria sede attiva corsi co-gestiti con un ateneo straniero. (ANSA).

Una nota della presidenza della Regione Siciliana del 28 agosto 2015 così recita: "Firmata oggi a Palazzo d'Orleans una convenzione tra l’assessorato regionale della Salute e l'assessorato regionale Istruzione e Formazione Professionale, l’Università degli Studi di Enna “Kore” e la fondazione “Proserpina” di Enna per l'istituzione e il funzionamento nella Sicilia centrale di corsi di laurea in ambito sanitario. La Regione Siciliana si è impegnata a porre a disposizione dei corsi di laurea e post-laurea in ambito sanitario le proprie strutture e le proprie risorse umane e professionali per lo svolgimento delle attività di tirocinio e delle attività didattiche, che verranno di anno in anno individuate, e che saranno oggetto di appositi Protocolli valutati e sottoscritti tra le Aziende Sanitarie e Ospedaliere e la Fondazione Proserpina ovvero la stessa Università, fermo restando le attribuzioni dei pertinenti Ministeri.

Al fine di mantenere e custodire il patrimonio professionale e scientifico di alcune specifiche strutture sanitarie, l’Università di Enna e/o la Fondazione Proserpina per la formazione in ambito bio-medico si avvarranno prioritariamente di taluni presidi che saranno individuati dalla Regione per le attività pratiche e di tirocinio richieste dai corsi universitari, nel rispetto dell’organizzazione interna di ciascun presidio ospedaliero.

Una nota Congiunta Unione Universitari di Palermo, Messina e Catania del 27 agosto 2015,  in merito alla scandalosa notizia dell'apertura di un corso laurea in medicina all'università privata Kore di Enna: La terra degli espedienti:

"Non c'è un modo diverso per definire la scelta di aprire ad Enna il corso di Laurea in Medicina, in collaborazione tra la fondazione "Proserpina" e l'Università rumena "Dunarea de Jos".
Di fatti non è un caso se il mese prossimo migliaia di studenti saranno in fila per i test d'ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia nelle altre tre città universitarie siciliane, mentre ad Enna basterà una semplice compilazione on-line per intraprendere un corso di studi così tanto richiesto nel resto d'Italia. Il corso di laurea ennese-rumeno aprirà a sessanta studenti per il primo anno, con l'obiettivo di allargarsi negli anni a seguire.

L'Unione degli Universitari che da anni lotta al fianco degli studenti di Palermo, Catania e Messina per ribadire il libero accesso come diritto di ogni studente non può accettare una provocazione simile. Ci chiediamo come sia possibile che, a distanza di così pochi chilometri, nello stesso territorio possa avvenire una simile discriminazione: chi potrà pagare un'università privata avrà accesso agli studi in Medicina mentre tutti gli altri resteranno vincolati dalla legge che regolamenta l'accesso a tale facoltà. Il diritto agli studi non può in alcun modo essere vincolato dal potere finanziario degli aspiranti studenti.
Un "plauso" va certamente fatto alla coerenza degli uomini di Governo, dopo la presa di posizione in favore del "numero chiuso" da parte dell'On. Faraone - Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione- decidono poi di presenziare all'apertura di questa nuova facoltà con il nuovo assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi. Provino a chiarirsi le idee e chiarirle a tutti noi!

Ci preme mettere in guardia gli studenti da quelle che saranno le possibilità reali di questo corso di studi, negli anni è sempre risultato molto difficile fare il passaggio da un corso di studi estero (perché di questo si tratta) ad uno italiano, convalidare le materie e principalmente fare in modo che il proprio titolo di studi sia poi spendibile in territorio italiano.
La nostra non è una crociata contro un'università ma in favore di un diritto, l'unica soluzione che pensiamo possa mettere sullo stesso livello ogni studente è quella dell'abolizione del numero chiuso anche negli atenei pubblici, altrimenti staremo giustificando una vicenda che ha tanto il sapore della solita "trovata all'italiana".

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