Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

CROCETTA: PIZZINO FUORI SACCO, LA CORDA PAZZA

E chi può dire che Pirandello avesse torto? Abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa. La seria, la civile, la pazza. Soprattutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile. Capisce, signora? Ma può venire il momento che le acque s'intorbidano…

Palermo, 27/10/2015 - Cuj poi jiri pi terra nun vaja pi mari, soprattutto quando il mare presenta l'instabilità dei cambi stagionali e attraversarlo presenta molte incognite. Ho scelto di evitare la logica dell'avventura e coinvolgere tutti. Una traversata in mare aperto e tempestoso, non mi appare opportuna, quando vi è un percorso sicuro che può aiutare la Sicilia a uscire dalle vicende di un passato che la perseguita. Io credo che ce la faremo. Ma mentre penso questo, penso ad un testo tratto da Pirandello:
"La corda civile, signora. Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa.

La seria, la civile, la pazza. Soprattutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile; per cui sta qua, in mezzo alla fronte. - Ci mangeremmo tutti, signora mia, l'un l'altro, come tanti cani arrabbiati. - Non si può. - Io mi mangerei - per modo d'esempio - il signor Fifì. - Non si può. E che faccio allora? Do una giratina così alla corda civile e gli vado innanzi con cera sorridente, la mano protesa: - «Oh quanto m'è grato vedervi, caro il mio signor Fifì!». Capisce, signora? Ma può venire il momento che le acque s'intorbidano.

E allora... allora io cerco, prima, di girare qua la corda seria, per chiarire, rimettere le cose a posto, dare le mie ragioni, dire quattro e quattr'otto, senza tante storie, quello che devo. Che se poi non mi riesce in nessun modo, sferro, signora, la corda pazza, perdo la vista degli occhi e non so più quello che faccio!»
E chi può dire che Pirandello avesse torto (o Leonardo Sciascia, ndr)?

Il vostro Rosario

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