Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

GIOIOSA MAREA: CATELLO FRAZIONE DIMENTICATA DAL METEO E DAGLI UOMINI

Gioiosa Marea: come prevenire l’emergenza se l’isolamento rende impossibile allontanarsi da abitazioni e terreni? E’ il caso della frazione Catello, priva di una strada percorribile, abbandonata e isolata ormai da anni. Una frazione ridente e prosperosa in uno stato di pietoso abbandono

Gioiosa Marea (Me), 15 ottobre 2015 - A Gioiosa Marea oggi è allerta meteo. Il Sindaco, a seguito dell’allerta diramata dalla Protezione Civile, ha disposto la chiusura delle scuole, raccomandando di consultare il vademecum di protezione civile e di “non scendere in cantine, seminterrati o garage ”. Comprensibilmente, per brevità e sintesi, non fa riferimento ad altri accorgimenti in grado di prevenire e/o non mettere in pericolo le persone e le cose. Per gli abitanti delle contrade – ad esempio – è obbligatoria la manutenzione dei terreni di proprietà, ma altrettanto obbligatori sarebbero i controlli su convogliamento e regimazione idraulica delle acque meteoriche; la sicurezza delle persone immobilizzate da malattie; la segnalazione di persone non deambulanti e/o anziane prive di assistenza o sole.
La permanenza in prossimità di corsi d'acqua, zone franose o a rischio smottamenti, caduta massi, possibili allagamenti, etc. sarebbero situazioni e condizioni da monitorare e prevenire. Ma come fare della prevenzione un’opportunità, un vantaggio, un dovere, se isolamento e impossibilità di accedere o allontanarsi da abitazioni e terreni ubicati nelle campagne e nelle frazioni può risultare ardimentoso o proibitivo?



E’ il caso della frazione Catello, frazione del Comune di Gioiosa Marea priva di una strada percorribile che consenta agli abitanti e ai proprietari di raggiungerla o di scappare in caso di pericolo, di raggiungere il paese o il Pronto Soccorso. Una frazione ridente e prosperosa in uno stato pietoso di abbandono, dove è impossibile raggiungere le abitazioni e i terreni coltivabili, dando luogo a pericoli nella stagione degli incendi, e ad altri in caso di emergenza.
Catello è divenuta ormai una discarica a cielo aperto: sono almeno due i sequestri operati da Carabinieri, Polizia Municipale e Guardia Forestale negli ultimi anni, per le enormi quantità di amianto e rifiuti speciali là scaricate nei canaloni naturali di scolo delle acque piovane: asfalto in guaina, mobili dismessi, sterro edilizio, cucine a gas, bombole di gas, sanitari da bagno e wc, etc. Come se Catello facesse parte di una realtà a sé stante, una contrada reietta e immeritevole di qualunque attenzione.

Catello, versa così in uno stato pietoso di abbandono, con una strada sterrata e pericolosamente scoscesa, piena di profonde buche e fenditure, segnata da preoccupanti fratture del terreno e cosparsa di massi che ne rendono praticamente impossibile l’attraversamento. Qua provvedere ai lavori dei campi è divenuto proibitivo, determinando l’abbandono dei fondi. Disperato sarebbe salvare vite umane in caso di allerta meteo o di emergenza.
La strada che porta a Catello rimane una trazzera dimenticata, mai asfaltata e mai curata, dimenticata dagli uomini (strafottenti) ma non da Dio, che qua ha destinato un territorio bellissimo, panoramico e rigoglioso. Sulla ‘cattiva strada’.

Domenico Molica Colella

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