
Palermo, 21 nov. 2015 - Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, accompagnato dal sindaco di Licata Angelo Cambiano, si è recato a visitare le aziende agricole che hanno subito danni per la recente tromba d'aria, constatando di persona i gravi danni e lo smantellamento delle strutture serricole. "La tromba d'aria ha ridotto sul lastrico oltre un centinaio di famiglie - ha detto il presidente - attraverso il danno ingente alle strutture e alle colture. La Regione ha già inoltrato al governo nazionale la richiesta per la dichiarazione di stato di calamità naturale e attraverso l'ispettorato agrario ha già raccolto i dati dei danni, azienda per azienda.
Occorre intervenire al fine favorire la ripresa delle attività produttive, - continua Crocetta - attraverso due iniziative. La prima è quella di sollecitare il governo nazionale per lo stato di calamità per consentire il blocco dei pagamenti obbligatori che gli agricoltori devono sostenere nei confronti di terzi e dello Stato stesso; la seconda, la necessità di una legge da inserire entro il 31 dicembre all'interno del bilancio della Regione che possa anticipare delle forme di credito a favore delle imprese colpite". Il presidente ha avuto una lunga conversazione con l'assessore all'Agricoltura Cracolici che si è detto assolutamente favorevole alla presentazione di uno specifico ddl.
Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, preoccupato gravemente per i fenomeni di tensione sociale che si stanno riscontrando in diverse cittá siciliane e in particolare a Gela, per alcuni sfratti sfratti esecutivi di alloggi popolari - a Gela si tratta di 130 famiglie - nei confronti di cittadini indigenti, ha annunciato che la giunta prevista per mercoledì della prossima settimana delibererá una modifica alla legge del '92 approvata all'Ars, che consenta di poter sanare la situazione per quei cittadini che si trovino ad occupare alloggi popolari senza formale assegnazione, se questi ultimi hanno i titoli per potere essere beneficiari di un alloggio popolare. Crocetta chiederà al presidente Ardizzone, alla commissione competente e ai capigruppo, di prevedere la trattazione urgente in una fase economica e sociale preoccupante.
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