Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

STABILIZZAZIONE PRECARI: LA CISL FP «CHI COMANDA AL COMUNE DI MESSINA? QUALI SONO LE STRATEGIE IN CAMPO?»

Messina, 23 novembre ’15 – «Sulla stabilizzazione del personale precario al Comune di Messina non consentiamo a nessuno di speculare e di mettere in campo alchimie che penalizzano solo i lavoratori precari». Calogero Emanuele, segretario della Cisl Fp Messina, torna all’attacco nella vertenza precari del Comune e, con dati ed elementi a supporto, intende dimostrare come sia possibile utilizzare maggiori risorse per stabilizzare i precari a 17 o 18 ore settimanali.
«Siamo confortati, oggi, da ulteriori autorevoli interpretazioni e direttive istituzionali, che ci riserviamo di produrre ufficialmente e sosteniamo, senza tema di smentita, che le risorse degli anni 2014 e 2015, congelate per via della riforme della province, possono essere utilizzate nelle percentuali previste dalla legge. Parliamo di circa 3.474.874 euro di cui il 50%, pari a 1.737.437 euro, che consentirebbero un ulteriore incremento settimanale di circa 9 ore per tutti e 290 precari da stabilizzare nel triennio, anche sino a 24 ore. Siamo convinti che l’Amministrazione riserva gruzzoletti di risorse chissà per quali assunzioni o finalità. Se l’Amministrazione vuole smontare le proposte sindacali allora deve fornire atti e documenti ufficiali supportati da leggi, normative ed autorevoli pareri che dimostrino che non è percorribile ciò che propone la Cisl».

Il segretario della Cisl Fp sottolinea come ogni accordo raggiunto venga puntualmente disatteso dai dirigenti e dai funzionari che al tavolo ascoltano e nelle segrete stanze demoliscono ciò che viene costruito dai componenti della delegazione trattante.

«Direttore generale compreso. – accusa Emanuele – È ora di dire basta. Qual è il gioco? Quali sono le strategie messe in campo? Si vuole far finta di stabilizzare? Si vuole addossare la colpa ai sindacati? Riteniamo che il direttore generale debba assumere posizioni ferme e nette, con autorevolezza e determinazione, senza farsi tirare dalla giacca da questo o quell’altro funzionario o, peggio ancora, da questo o quell’altro sindacato. Con i lavoratori non si gioca e la Cisl intende tutelare al massimo i precari di Palazzo Zanca senza giocare al massacro».

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