1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

“ATTRAVERSAMENTI MULTIPLI”, L’EVENTO IDEATO DA TOSI SIRAGUSA CHIUDE CONTEMPORARY ART IN SICILY SPADAFORA CON SUCCESSO

Spadafora (ME), 20/12/2015 - Con una tavola rotonda sul teatro siciliano, si è conclusa ieri al Museo Lab Forma di Spadafora la rassegna “Attraversamenti multipli” – Siciliando -, l’evento ideato da Tosi Siragusa, con Lucia Finocchiaro, per Contemporary Art in Sicily Spadafora. Dopo i saluti iniziali di Tosi Siragusa, che ha definito Attraversamenti multipli “un’esperienza ambiziosa, per la volontà di riunire arte, letteratura, poesia, cinema e teatro in un’unica manifestazione, coinvolgendo decine di ospiti”, hanno preso posto al tavolo dei relatori Rosy Gangemi e Pippo Luciano, in rappresentanza del Teatro Libero di Messina, una realtà storica della città che oggi si sta tendando di recuperare. “Con il Teatro Libero abbiamo accolto una sfida, quella di rimanere a Messina – hanno raccontato – e di realizzare spazi creativi alternativi a quelli ufficiali, nutrendoci del grande fermento teatrale che si respirava in città negli anni ‘80”.

La serata è stata arricchita da letture drammatizzate di brani tratti dal testo teatrale “E adesso parlo io”, scritto da Tosi Siragusa e portato in scena dal regista Gaetano Lembo, anch’egli presente all’incontro. A leggere, e interpretare, personaggi come Janis Joplin, Artemisia Gentileschi, Josephine Baker, è stata l’attrice Elisa Franco, che ha anche ritirato la targa alla memoria di Turi Ferro, attore catanese tra i più significativi nella storia del teatro siciliano e nazionale.
Spazio anche per la musica dal vivo, con l’esibizione delle arpiste Sabrina e Simona Palazzolo, giovani ma già apprezzate in contesti nazionali e internazionali.

Gli attori e autori Cristiana Minasi e Giuseppe Carullo hanno dialogato con la drammaturga, regista e attrice Donatella Venuti, raccontando del loro ultimo spettacolo, “De revolutionibus”, portato di recente in scena alla Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. “Siamo il risultato di germi venuti fuori dal Teatro Libero e da tutto quel contesto creativo prodotto a Messina e riconosciuto altrove” hanno raccontato Minasi e Carullo.
A conclusione della serata, la consegna delle targhe: oltre a Turi Ferro, è stato ricordato anche il messinese Massimo Mollica, celebre e intenso interprete di teatro e di cinema, memoria storica di un intero Paese. A ritirare la targa dedicata a Mollica è stato Pippo Crea, artista, anch’egli legato al Teatro Libero e a un catalogo di ricordi regalati al pubblico presente al Lab Forma.

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