Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

BANCHE: “CANCELLARE LE BCC SIGNIFICA ATTACCARE L’ECONOMIA REALE”

Roberto Scazzosi, presidente e Luca Barni, direttore generale BCC Busto Garolfo e Buguggiate #iostoconlebcc: «L’utile delle BCC non va in bonus ai manager, ma a sostenere le realtà dei territori e a rafforzare il patrimonio della banca»

23/12/2015 - E’ acclarato: le BCC danno fastidio. Perché non rispondono a logiche di potere ma soltanto ai soci, certo, ma anche perché con l’utile non liquidano stock option e/o benefit ai dirigenti; ma lo mettono per l’80% a patrimonio (il che rafforza la solidità, come dimostra il CET1 medio del 16,2% contro una media del 12,1% del sistema bancario italiano), per il 3% nella promozione della cultura cooperativa e per oltre il 20% nel sostegno ai territori e ai tanti attori, sociali, culturali e formativi che vi operano. Una differenza non da poco.
Torniamo a parlare della confusione tra le 4 banche salvate, che non sono BCC, e il nostro movimento cooperativo a seguito della comunicazione fatta oggi da Federcasse su molti quotidiani, perché oltre alla resistenza in questi casi la testimonianza è necessaria. E’ necessario metterci la faccia.

E perché va detto con chiarezza che esiste una reale concorrenza, fondamento del libero mercato, solo se c’è effettivo pluralismo, ossia se il cliente ha la possibilità di scegliere non fra tante banche, ma fra banche diverse, quindi fra banche con una ragione sociale diversa, che operano in maniera diversa, come si è chiaramente visto negli anni della crisi, quando sono state le BCC a sostenere l’economia reale.
Snaturare le BCC, che di fatto vuol dire cancellarle, significa togliere di mezzo un attore che fa della democrazia economica e della mutualità una ragione d’essere; significa eliminare dal mercato un concorrente differente dagli altri e impoverire i risparmiatori (oggi i soci sono oltre 1 milione e 200mila), privandoli di una possibilità di scelta.

Commenti