Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

DINA LAURICELLA: BRUCIATA L'AUTO DELLA GIORNALISTA, HA LAVORATO PER "SERVIZIO PUBBLICO" E LA STRAGE DI VIA D'AMELIO

Bruciata l'auto della giornalista Dina Lauricella. La giornalista ha lavorato per la Rai e per la trasmissione "Servizio pubblico". Si è occupata della strage di via D'Amelio, il falso pentito arrestato dopo la puntata di Servizio Pubblico “Lo Stato Criminale” con l’accusa di violenza carnale su minore, davanti ai giudici di Caltanissetta. Dina Lauricella per Servizio Pubblico ha ricostruito cosa è accaduto a Scarantino 
Roma, 10/12/2015 - Nella notte tra il sette e l'otto dicembre l’auto della nostra Dina Lauricella è andata distrutta in un rogo nel quartiere di Vigna Clara, a Roma. È la stessa giornalista a darne notizia sui social: “Che sia stata una minaccia è tecnicamente da provare. Personalmente confido in una delle tante teste di cxxx che gira triste per la città. Indagheranno". Resta la violenza del gesto che però ho abbondantemente superato grazie a tutto il calore ricevuto....una meravigliosa valanga che sento il dovere di arginare! Quindi piedi per terra”. Lauricella, storica inviata di Michele Santoro, si è a lungo occupata del caso di Vincenzo Scarantino, il falso pentito di mafia utilizzato per i depistaggi della prima inchiesta sulla strage di via D’Amelio. Noi vi riproponiamo il racconto di Dina con l'intervista all'ex picciotto della Guadagna arrestato alla conclusione della puntata del gennaio 2014 “Lo Stato Criminale” con l’accusa di violenza sessuale. Nell’aprile del 2015 Scarantino è stato assolto.

Dina Lauricella, che ha lavorato per la Rai e per latrasmissione "Servizio pubblico", si è a lungo occupata del caso di Vincenzo Scarantino, il falso pentito utilizzato per i depistaggi della prima inchiesta sulla strage di via D'Amelio in cui morì il giudice Paolo Borsellino. Su Scarantino e sulla manipolazione delle dichiarazioni a lui attribuite Lauricella ha anche pubblicato un libro ("Dalla parte sbagliata") scritto con l'avvocato Rosalba Di Gregorio che del falso pentito è difensore. È stata la polizia a intervenire per domare le fiamme che hanno distrutto l'auto della cronista. "Non sono in grado - ha detto Dina Lauricella - di stabilire se si tratta di un messaggio intimidatorio. Non ho ricevuto di recente alcun segnale ma voglio capire di cosa si tratti. Per questo ho presentato una denuncia".
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Cosa è successo a Scarantino
di Dina Lauricella| 31 gen 2014
“Ventidue anni fa hanno creato il mostro per la strage di via d’Amelio, oggi stanno creando il mostro della violenza sessuale”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Scarantino, il falso pentito arrestato dopo la puntata di Servizio Pubblico “Lo Stato Criminale” con l’accusa di violenza carnale su minore, davanti ai giudici di Caltanissetta. Dina Lauricella e le immagini esclusive di Servizio Pubblico ricostruiscono cosa è accaduto a Scarantino nelle scorse settimane







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