Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

MASTERPLAN PER IL MERIDIONE: CHIARIMENTI DEL COMMISSARIO ROMANO

Messina, 06/12/2015 - "Il dibattito sul c.d. Masterplan per il Meridione merita un chiarimento: il Governo nazionale ha pubblicato un documento descrittivo il cui succo è che nuovi finanziamenti saranno resi possibili dalla dimostrazione della capacità di spendere i fondi già previsti per interventi "cantierabili" entro il 2016. Successivamente ha trasmesso agli enti interessati delle schede con tre interventi da inserire (in prima battuta solo quelli finanziati e cantierabili) per ognuna delle quattro aree tematiche (infrastrutture, turismo, ambiente e sviluppo economico). Le schede sono state accompagnate da una lettera che ne prescrive la compilazione entro il 31 dicembre, ma senza escludere, anzi presupponendo - lo si ribadisce - una successiva fase programmatoria a valere sui fondi nuovi.

Per le Città Metropolitane, inclusa Messina, le lettere con richiesta di compilazione sono state inviate ai Comuni capoluoghi. Si tratta di una scelta generale della Presidenza del Consiglio e in nessun modo riconducibile al livello locale; un scelta che vale anche per le Città Metropolitane di Napoli, Bari e Reggio Calabria e che nulla, pertanto, ha a che vedere con la peculiare situazione delle Città metropolitane siciliane, istituite con la L.R. 15/2015 (la quale è già in vigore ancorché impugnata dal Governo nazionale in diverse parti, soprattutto quelle relative alla Governance).

Il senso della iniziativa della ex Provincia di Messina di convocare la riunione del 4 dicembre, concertata con il Comune di Messina e stimolata da forze politiche e socio-economiche, è stato di non limitare al Comune stesso la responsabilità della compilazione e quindi la scelta dei dodici interventi da "spingere" entro il 2016. Spose constatare che, nonostante i ripetuti chiarimenti durante la riunione, alcuni interventi hanno interpretato la stessa come un paradossale tentativo di "centralizzazione" delle scelte. Esattamente l'opposto della realtà.

Quanto ai tempi, è noto che la Città metropolitana di Messina è stata inclusa soltanto in seconda battuta fra i territori interessati al Masterplan; si ribadisce peraltro che questo Ente non è stato direttamente incaricato dalla Presidenza del Consiglio.
Da ultimo si rende necessario un chiarimento terminologico di non secondaria importanza: l'iniziativa governativa non ha ad oggetto un "Masterplan per la Città metropolitana di Messina" (da elaborarsi a cura degli enti locali") bensì un "Masterplan per il Sud", che al livello locale demanda soltanto la proposta di quei dodici interventi che formeranno l'oggetto di un "patto per Messina" (accanto ad altrettanti patti per gli altri territori interessati).

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