Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: SEQUESTRATO DAI CARABINIERI “PALAZZO FORMENTO”, SETTECENTESCO EDIFICIO FATISCENTE

MESSINA, 10/12/2015 - I Carabinieri del Sezione Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa unitamente a personale della Compagnia di Messina-Centro hanno sottoposto a sequestro preventivo “Palazzo Formento”, edificio settecentesco di notevole interesse storico e architettonico, sito in viale della Libertà. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura, scaturisce dalle indagini svolte dai Carabinieri del TPC. L’intervento dei militari ha consentito di verificare e documentare lo stato di totale abbandono e degrado in cui versa lo storico palazzo. Sono stati rilevati consistenti danni alla struttura, interessata anche da crolli parziali, le cui condizioni sono ormai tali da rappresentare anche un concreto pericolo per la pubblica incolumità. Allo stato attuale delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, risultano indagate sette persone. Si tratta dei proprietari del palazzo che, pur essendo tenuti a garantire la conservazione dell’immobile, non hanno provveduto ai necessari lavori di manutenzione e restauro, peraltro più volte sollecitati dalla Soprintendenza per i beni culturali di Messina. Agli indagati vengono pertanto contestati i reati di “danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale” e di “omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”.

L’operazione si inserisce nell’ambito di una più vasta azione di salvaguardia dei beni storici minacciati dal degrado e dall’incuria, fenomeni a cui spesso si aggiungono anche i furti e gli atti vandalici. Al riguardo, i Carabinieri del TPC continueranno a svolgere una costante e capillare azione di monitoraggio dei beni architettonici tutelati, in sinergia con i Comandi dell’Arma territoriale ed i Nuclei Elicotteri dei Carabinieri.
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Foto: www.lescalinatedellarte.com

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