Nino è un ragazzo disabile, che vive con la madre ad Olivarella, Frazione del comune di San Filippo del mela. È un giovane pieno di vita, che da anni si spende nel sociale, facendo parte di diverse organizzazioni di volontariato: per anni, ad esempio, ha operato come volontario allo “Ospedale Milazzo”
Monforte San Giorgio (Me), 19/12/2015 - Antonino Mirabile, Nino per gli amici, è riuscito a realizzare anche il suo ultimo sogno: far parte della Confraternita “Misericordia” di Monforte San Giorgio. Nino è un ragazzo disabile, che vive con la madre ad Olivarella, Frazione del comune di San Filippo del mela. È un giovane pieno di vita, che da anni si spende nel sociale, facendo parte di diverse organizzazioni di volontariato: per anni, ad esempio, ha operato come volontario allo “Ospedale Milazzo”. Il primo sogno di Nino è stato quello di diventare “Marinaio per un Giorno”. In quell’occasione è stato decisivo l’intervento dell’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro: ha infatti permesso a Nino di diventare soldato marinaio per un giorno alla “Base Navale Maresicilia” di Messina, dopo che era stato scartato dalla commissione alla visita medica.


Il secondo sogno di Nino è stato invece di indossare per un giorno da divisa da Carabiniere: anche questo è stato esaudito dopo la morte del padre, un sottoufficiale dell’arma. Allora il ragazzo ha scritto al Comandante Generale dell’Arma: ecco così Nino Carabiniere per un giorno alla Stazione di San Filippo con la Compagnia locale e quella di Milazzo.
A Novembre Nino ha rispolverato un altro sogno dal suo cassetto ed ha così chiesto al Dott. Nicola Celi, presidente della Confraternita “Misericordia” di Monforte San Giorgio, di fare parte di questa bella realtà del comune monfortese. Sia il presidente che tutti confratelli hanno aperto il loro cuore al ragazzo, dimostrando disponibilità, affetto e tanto calore umano: questo dimostra che solo l’amore supera le barriere architettoniche.
L’ingresso di Nino nella confraternita è un segno di positiva speranza in una società troppo distratta ai problemi dei soggetti non abili. Distrazione alla quale ha cercato sempre di ovviare la madre di Nino: lei, da sempre, ha preso per mano suo figlio e lo ha seguito ovunque, assecondando sogni e speranze, ed accompagnandolo in questo cammino tortuoso che è la vita. Una mamma, quella di Nino, che è stata e continua ancora ad essere un pilastro fondamentale nella vita del figlio.
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