Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

ILARIA BOEMI: LA POLIZIA ARRESTA ALTRE 2 PERSONE A MESSINA PER LA CESSIONE DELLA DOSE LETALE

Messina. Per la morte di Ilaria Boemi la Polizia di Stato ha arrestato altre due persone. Si tratta di Giuseppe Restuccia, 31 anni e Piero Triscari, 40 anni, quest'ultimo, oltrechè di spaccio di droga, è accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze minorenni, amiche di Ilaria

Messina, 23/02/2016 - Lo scorso 10 agosto, dopo aver assunto una dose di MDMA, moriva a Messina, sulla spiaggia del Ringo, la sedicenne Ilaria Boemi. Le indagini avviate dalla Squadra Mobile avevano già portato nello scorso dicembre all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due giovani donne e del collocamento in comunità di una terza ragazza, ritenute responsabili di cessione di sostanze stupefacenti alla giovane vittima. Ora la Polizia di Stato ha arrestato Giuseppe Restuccia, 31 anni, con l'accusa di aver venduto l'ecstasy che si è poi rilevata fatale per Ilaria Boemi, e il 40enne Piero Triscari, cui, oltre lo spaccio di droga, viene contestata pure la violenza sessuale nei confronti di due ragazze minorenni, entrambe amiche di Ilaria.

Oggi, il prosieguo delle indagini ha portato all’esecuzione di un provvedimento di arresto, emesso dal GIP presso il Tribunale di Messina su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica che ha diretto le indagini, nei confronti di del  trentunenne Giuseppe Restuccia di Messina, per aver venduto sostanza stupefacente a persone di età minore; e il 40enne Piero Triscari di Messina, per violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente a minori.

Ad essi gli investigatori della Squadra Mobile sono arrivati dopo aver delineato i fatti dai contorni sempre più allarmanti.In particolare i poliziotti hanno individuato nel 31enne - detto “Spina” - l’uomo che in diverse occasioni ha venduto sostanza stupefacente, del tipo hashish e MDMA a minori, nonché alla pusher, che, successivamente, ha materialmente ceduto ad Ilaria la dose letale.

Al scondo arrestato, il 39enne Piero Triscari, messinese, sono contestati due diversi episodi di violenza sessuale nei confronti di due ragazze minorenni, ed altresì di avere, in tempi diversi, ceduto sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana a minori tra cui Ilaria.
______________

Messina, 03/12/2015 - Ilaria Boemi, 16 anni, è morta lo scorso 10 agosto per arresto cardio circolatorio. E’ stata soccorsa in spiaggia, intorno alla mezzanotte, sulla battigia del lungomare che costeggia il viale della Libertà, ormai in fin di vita. Poche ore prima aveva assunto una dose di MDMA, una sostanza stupefacente di tipo sintetico che le è stata fatale. Oggi, stamattina all’alba, è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari per chi è ritenuto essere il pusher che ha materialmente ceduto la dose letale: si tratta di una giovane, una diciottenne. A lei gli investigatori della Squadra Mobile sono arrivati ricostruendo l’intera vicenda, dai contorni via via sempre più allarmanti.

La Polizia di Stato ha infatti individuato altre due giovani donne, che Ilaria conosceva e frequentava. La prima, oggi diciottenne, ma all’epoca dei fatti minorenne, è direttamente coinvolta. E’ stata lei a dare alla pusher, oggi agli arresti domiciliari, l’ecstasy, perché la vendesse a Ilaria. Hanno trascorso la serata prima della vendita insieme. Erano insieme quando Ilaria ha messaggiato scrivendo di voler acquistare l’ecstasy, la “maddy”, la “maddalena” che le faceva provare “l’amore per il mondo intero”. Insieme hanno deciso chi sarebbe stato a portare la droga a Messina per venderla a Ilaria.
La terza protagonista della vicenda è una sedicenne che le indagini hanno indicato come più volte in passato protagonista di cessione di LSD e della stessa MDMA a Ilaria e ad altre giovanissime.

Per lei e per l’altra, oggi maggiorenne, il Gip presso il Tribunale per i Minorenni ha deciso la misura cautelare del collocamento in comunità da eseguirsi presso una struttura che dovrà essere individuata a cura della Direzione del Centro per la Giustizia minorile di Palermo.
La vendita della sostanza stupefacente a Ilaria la sera del 9 agosto non era quindi un caso isolato. Le ragazze raggiunte oggi da misura cautelare avevano “rifornito” amiche e conoscenti.
Emergono poi altri personaggi su cui la Polizia continua ad indagare. Fornitori, tra cui personaggi noti alle Forze dell’Ordine, già arrestati per reati connessi alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, a cui le giovani pusher si rivolgevano al bisogno.

Il MDMA letale è arrivato la sera del 9 agosto nelle mani di Ilaria insieme ad un’altra dose della stessa sostanza. Marroncina, cristallina, solida. Ilaria ne ha sbriciolata una prima parte in una bottiglietta di plastica usando una forbicina. Ha poi aggiunto un po’ di birra e l’ha passata alle due persone che quella sera erano in macchina con lei, un’amica ed un uomo più grande, un trentanovenne. Poi ha sciolto la restante parte e l’ha mandata giù.

Le ore che seguono vedono momenti di euforia e delirio provocati dalla droga a momenti di malessere. Ilaria infatti ballava, parlava velocemente, poi sudava e sbatteva la mascella.
I tre hanno comunque deciso di spostarsi dal centro città alla zona nord in spiaggia. Su cosa sia accaduto negli ultimi momenti di vita di Ilaria la Polizia continua ad indagare. Ilaria è comunque morta da sola. Al momento dell’arrivo dei soccorsi i due amici con cui ha preso l’ecstasy non erano con lei. Si erano già allontanati.

Commenti