Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

OLIVERI, LEMBO (NCD): RIFORMULARE IL CENTRO STORICO COMUNALE

12/02/2016 - Il sottoscritto Sergio Lembo, Presidente del circolo del NCD del comune di Oliveri, in relazione alle prescrizioni dello strumento urbanistico vigente ed alla errata identificazione del centro storico, ritiene opportuno che venga ridefinita l’area del centro storico limitandola esclusivamente alle aree di interesse storico, costituite solamente dalle aree in cui sorge il castello.
Il provvedimento consentirebbe il recupero del patrimonio edilizio esistente trasformando il centro abitato da centro storico a zona B di completamento, con la conseguente rivitalizzazione economica e sociale. Lo status attuale, sancisce invece la paralisi dell’edilizia in una vasta area del nostro territorio, paralisi che si è venuta a creare provocando ingiustamente un danno economico e notevoli disagi ai nostri cittadini che si vedono costretti a utilizzare indici di cubatura più bassi e caratteristiche edilizie più dispendiose.

A seguito del terremoto del 1978, grazie al contributo regionale erogato per la ricostruzione e riparazione dei danni, quasi tutto il centro urbano è stato demolito e ricostruito. Le nuove costruzioni si sono edificate con la stessa tipologia: fabbricati in c.a. a tre elevazioni fuori terra di tipo economico e popolare.
La scelta di considerare il vecchio centro urbano, centro storico, è stata una scelta politica indiscutibilmente errata che ha consacrato la paralisi della nostra edilizia.
Da assessore comunale ho più volte portato a conoscenza del sindaco quanto sopra detto, protocollando ben due note e riscontrando disinteresse nel risolvere una problematica a mio avviso utile per il rilancio dell’edilizia privata e dell’economia paesana con conseguente slancio occupazionale a favore dei giovani.
Alla presente, si allega copia delle note di cui sopra con l’auspicio che la problematica trovi tempestiva e positiva risoluzione percorrendo vie che consentirebbero di risolvere il problema in tempi brevi, notevolmente inferiori rispetto a quelli che si otterrebbero con la stesura del nuovo piano regolatore.

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