Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

GIOVANNA CRISCUOLO CON “AMANTI PART TIME” CONCLUDE TEATRO INSIEME 2016 A MESSINA

Messina, 29/03/2016 – Antonello Capodici e Giovanna Criscuolo sono stati protagonisti, in coppia, di alcuni fra i più applauditi spettacoli comici delle ultime stagioni siciliane. E sono di nuovo insieme per “Amanti part time”, commedia farsesca di Fi.Ra., “novità brillantissima” della Brigata d’arte Sicilia Teatro che galleggia con uguale efficacia fra commedia brillante (con lo stilema classico della Commedia all’Italiana, tanto per intenderci) e farsa pura e che conclude “in bellezza” la stagione di Teatro Insieme 2016 con il doppio appuntamento di sabato 2 aprile, alle ore 17:30 e alle ore 21 al Teatro Savio di Messina.
Nuovamente attorniati da un nucleo di giovani e giovanissimi talenti attoriali, catanesi e siciliani “doc”, Capodici e Criscuolo presentano una proposta drammaturgica che strizza l’occhio tanto a Salemme quanto a Clementi e Longoni: cioè un intreccio con tutti gli elementi della contemporaneità (dalla crisi delle famiglie a quella economica, dalla frattura generazionale alle contraddizioni del “political correctly”, dalla famiglia allargata all’orgoglio omosessuale), ma sviluppati secondo la raffinata tecnica dell’avanspettacolo e persino del più puro “cabaret”. Con in più una sapida novità d’interazione con il pubblico che permetterà a quest’ultimo di riconoscersi al meglio nelle sorti della trama e persino nel suo definirsi.

Per la regia di Antonello Capodici, in scena Giovanna Criscuolo con Valentina Ferrante, Valerio Santi, Giovanni Santangelo, Claudia Sangani, Mirella Petralia, Francesco Russo. Le scenografie sono di Carmelo Miano, i costumi delle Sorelle Rinaldi, service Moon Light, direttore di scena Andrea Sangani e primo macchinista Marco Spina.
Criscuolo interpreta Antonia, un’ex attrice che, per sbarcare il lunario, è costretta a farsi mantenere da due uomini contemporaneamente: da Filippo (giovane docente universitario, aspirante “vittoriosgarbi” ma bamboccione irredimibile) e da Sebastiano (pescivendolo danaroso, nonché “neo-melodico” d’elezione). Naturalmente nessuno dei due è a conoscenza dell’esistenza dell’altro. Ma Filippo si sloga una caviglia ed è costretto all’immobilità e Sebastiano arriva giusto in quel momento. Tra colpi di scena, trovate e battute, con l’intervento di una migliore amica, di una moglie tradita e di una agguerrita “maman”, la farsa è servita.

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