Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

PAPA FRANCESCO: “CHE IL SIGNORE CI LIBERI DALL’ESSERE CRISTIANI SENZA SPERANZA”

27/03/2016 - Santa Messa di Pasqua, Sagrato della Basilica Vaticana, inizio 10:15 a.m. fine 11:45 a.m.. Messaggio e benedizione 'Urbi et Orbi', Loggia centrale della Basilica di San Pietro, inizio mezzogiorno fine 12:30 p.m.

26/03/2016 - Papa Francesco nella Veglia pasquale presieduta nella Basilica Vaticana, iniziata nell’atrio della Basilica con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero pasquale. La celebrazione ha visto il Papa amministrare i Sacramenti dell’iniziazione cristiana a 12 neofiti (8 donne e 4 uomini), provenienti da Italia, Albania, Camerun, Corea, India e Cina. Tra loro, l’ambasciatore della Corea del Sud presso l’Italia, Yong-Joon Lee, con la consorte, Hee Kim. A fare da padrini, i rispettivi omologhi presso la Santa Sede. Il servizio di Isabella Piro:

"C’è una pietra da far rotolare via nella notte che conduce alla Pasqua. E non è soltanto la pietra che chiude il sepolcro di Cristo, ma è quella della “mancanza di speranza che ci chiude in noi stessi”. Il Papa lo ricorda nella sua omelia, tutta declinata intorno al verbo ‘sperare’. È speranza, infatti, quella che spinge Pietro a correre verso il sepolcro del Signore:

“Non rimase seduto a pensare, non restò chiuso in casa come gli altri. Non si lasciò intrappolare dall’atmosfera cupa di quei giorni, né travolgere dai suoi dubbi; non si fece assorbire dai rimorsi, dalla paura e dalle chiacchiere continue che non portano a nulla. Cercò Gesù, non se stesso. Preferì la via dell’incontro e della fiducia”.

“Che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse risorto e il centro della vita fossero i nostri problemi”.

Illuminare i problemi con la luce del Risorto, ovvero “evangelizzarli”: questo è il suggerimento del Papa che invita a non lasciare che “le oscurità e le paure” attirino lo sguardo dell’anima e prendano possesso del cuore. Speranza, dunque. Speranza che “non è semplice ottimismo”, né “un atteggiamento psicologico” e neppure “un invito a farsi coraggio”, ma è “dono di Dio che non delude”:

“Cristo è risorto! Apriamoci alla speranza e mettiamoci in cammino – conclude il Pontefice – verso la Pasqua che non avrà fine”.

(Da Radio Vaticana)

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