Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

AMAM, LA PREOCCUPAZIONE DEI LAVORATORI IN ASSEMBLEA. «NON C’È STATO MAI ALCUN CONFRONTO.

Messina, 14 aprile ’16 – Grande preoccupazione per il modo in cui l'amministrazione comunale ha gestito e sta gestendo la costruzione della Multiservizi. È questo il messaggio venuto fuori dall’affollata assemblea dei lavoratori Amam tenutasi questa mattina e organizzata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con i rispettivi segretari generali Pino Foti, Stefano Trimboli e Carlo Caruso.
Nessun confronto è mai avvenuto con il sindacato in merito ai piani più volte rivisti dalla Giunta Accorinti e nessuna certezza è stata data sui conti e sulla sostenibilità dell'operazione. L'assemblea ritiene estremamente pericoloso l'atteggiamento di chiusura al confronto previsto per legge e continuamente adottato dall'ente locale. L'assemblea non ha mai avuto alcuna avversione preconcetta all'idea della multiservizi e nemmeno alla mobilità dei dipendenti provenienti dalle altre società ma rivendica la necessità di conoscere preventivamente i conti e le condizioni reali per aver modo di effettuare gli eventuali correttivi ed evitare un tracollo della società che travolgerebbe inesorabilmente servizi e occupazione. L'Amam non ha piano industriale, né pianta organica ed è sottodimensionata riguardo al personale qualificato necessario a garantire i servizi. Lasciare l'ente in queste condizioni, non definire l'assetto dell'azienda, l'organizzazione del lavoro, non espletare i relativi concorsi significa sovraccaricare il personale in forza e peggiorare il servizio offerto.
L'Amam, nonostante la grande mole di crediti inesigibili e la spesa di 4,5 mln per gli appalti, riesce a difficoltà a bilanciare le entrate ed i costi mensili ma è obbligata dal piano di riequilibrio comunale a garantire 23 mln a Palazzo Zanca ed a far fronte alle vistose carenze strutturali della rete idrica sia nell'approvvigionamento che nella distribuzione.

Garantire la normale e capillare erogazione dell'acqua, superare la drammatica soglia del 50% di fatturazione, ridurre i costi internalizzando i servizi, sono obiettivi ineludibili ed inderogabili per restituire alla città un diritto fondamentale e far risparmiare i cittadini. L'assemblea esprime il proprio disappunto per il continuo e sistematico diffondersi di notizie che tendono a far apparire i dipendenti Amam fruitori di chissà quali privilegi con stipendi da favola. Gli stipendi erogati da Amam sono perfettamente in linea con quanto previsto dalla normativa di settore ed anche la percentuale di lavoro straordinario, reso necessario dalle carenze di organico, è al di sotto della soglia fisiologica calcolata normalmente per i settori pubblico e privato. Ciò, oltre a confortare ancora una volta la necessaria richiesta di una operazione verità su tutti i conti reali, fa sorgere più di un dubbio sul perché della diffusione di queste notizie e sulla veridicità delle stime sulle quali l'amministrazione comunale sta costruendo la multiservizi. Sul merito delle cifre circolate negli ultimi gironi sulla stampa, le segreterie hanno preso impegno con l'assemblea di istruire Corte dei Conti e autorità giudiziaria con apposite note e documentazione.

L'assemblea ha quindi dato mandato alle segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di incalzare l'amministrazione comunale e il CdA dell’Amam sui temi discussi, ricorrendo in caso contrario ad un calendario di azioni di protesta.





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del Comune di Messina sul piede di guerra per il rischio di non vedersi pagato lo stipendio di aprile. A denunciarlo è la Cisl Funzione Pubblica attraverso il suo segretario generale, Calogero Emanuele, che evidenzia come alle richieste di chiarimento del sindacato «gli uffici e i dirigenti preposti rispondano tergiversando o, peggio, mantenendo un silenzio che non è foriero di buone notizie».
Il ritardo nel pagamento delle spettanze è ormai vox populi tra i corridoi di Palazzo Zanca. Un ritardo dovuto all’aggiornamento del programma paghe non ancora a regime e alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Un problema, quest’ultimo, che potrebbe fare saltare anche il pagamento delle fatture per le cooperative dei Servizi sociali e, conseguentemente, degli stipendi ai lavoratori.
«L’Amministrazione – afferma Calogero Emanuele – ci dia una risposta ufficiale sulla situazione del pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali e sulla liquidazione delle fatture alle cooperative. Altrimenti siamo pronti, già dalla prossima settimana, a far partire la fase di mobilitazione anche perché l’ennesimo presuntuoso cronoprogramma del direttore generale è fallito come tutti gli altri precedenti di questa amministrazione».

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