Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

PIO LA TORRE: IL SUO MODELLO DI ANTIMAFIA È ANCORA ATTUALE

Palermo, 30 aprile 2016 – “Ripubblicare la relazione di minoranza della Commissione antimafia del ’76, scritta da Pio La Torre, aiuta tutti a comprendere come portare avanti la lotta alle mafie oggi. Il suo modello di antimafia è ancora attuale”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, ricordando la figura di Pio La Torre, ucciso da Cosa nostra insieme al suo amico e autista Rosario Di Salvo il 30 aprile del 1982.
“Pio La Torre – aggiunge – seppe coniugare la dimensione della legalità con quelle dello sviluppo, del bene comune e della pace. Le sue battaglie per l’affermazione dei diritti dei contadini, per il diritto all’acqua, contro l’installazione dei missili a Comiso e quella in Parlamento per l’introduzione del reato di stampo mafioso ci fanno capire che per sconfiggere le organizzazioni mafiose è necessario agire su più fronti”.
“Il suo omicidio – conclude Lumia – non fu solo opera di Cosa nostra. Apparati, collusioni politiche di vario genere, interessi non solo siciliani … ebbero sicuramente un ruolo. Un terreno su cui non si è mai scavato a sufficienza, come invece di solito avviene per tutti i grandi delitti politico-mafiosi”.

Commenti