Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

PROVINCE RIFORMA, COLTRARO (SD): "ADERIRE ALLA LEGGE DELRIO SIGNIFICA PIEGARSI AL VOLERE ROMANO”

Riforma Province. Coltraro (SD): " Aderire alla legge Delrio significa piegarsi al volere romano
Messina, 30/04/2016 – "Un adeguamento integrale alla legge Delrio è un'ulteriore violazione dei principi costituzionali che sono alla base dell'autonomia statutaria siciliana, il che non darebbe alcuna soluzione al problema". Così interviene il capogruppo all'Ars di Sicilia Democratica, Giambattista Coltraro, nella querelle sorta nel merito della decisione del governatore Crocetta di ricorrere alla Consulta e non aderire alla Delrio per la riforma della Province. " Bisogna scindere- prosegue Coltraro - la problematica relativa al finanziamento statale dei liberi consorzi rispetto a quella dell'adeguamento della legge regionale sui liberi consorzi alla legge nazionale cosiddetta Delrio. La condizionalità dei finanziamenti statali all'approvazione di una legge regionale i cui contenuti vengono stabiliti interamente dal governo centrale è una cosa che non si è mai vista e concreta una palese violazione di ogni principio di diritti.
Pertanto, si configura un conflitto tra Regione e Stato che dovrebbe essere risolto nelle sedi opportune: o politiche o giudiziarie".
“Appoggiamo, dunque – conclude il capogruppo di SD- la scelta di Crocetta di approdare alla Consulta. Diversamente rischieremmo di divenire meri esecutori del volere romano e di autonomia statutaria neanche a parlarne".

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