Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

AGENZIA DELLE ENTRATE DI PATTI, VILLAROSA M5S: SEMPRE I CITTADINI A DOVER PAGARE

Roma 24 giugno 2016 - Un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze è stata depositata oggi alla camera dei deputati dal parlamentare Alessio Villarosa del MoVimenot5stelle avente come oggetto l’imminente chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Patti. Il bacino di utenti questa volta coinvolge ben 13 Comuni e, in caso di chiusura definitiva anche della sede di Patti, i cittadini saranno dirottati altrove con un conseguente aumento dei costi per raggiungere una sede territoriale più distante, utilizzando anche molto più tempo (prezioso e costoso) per espletare le varie operazioni.
Al Ministro chiediamo di garantire un degno servizio all’enorme bacino di utenza coinvolto., considerando il fatto, per nulla secondario, che il servizio offerto è finalizzato al pagamento di imposte e tributi a favore dello Stato e che quest’ultimo, lo Sato, dovrebbe almeno agevolare l’intera procedura e non creare ostacoli, soprattutto se inutili e se facilmente eliminabile con pochissimo sforzo.
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Interrogazione a risposta scritta

Alessio Mattia Villarosa. – Al Ministro dell’Economia e delle Finanze, - Per sapere - premesso che:
il quotidiano GazzettaDelSud in data 23 giugno 2016 riporta la notizia dell’imminente chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Patti, in provincia di Messina;
il bacino di utenti coinvolge ben 13 Comuni e la mole di lavoro conta circa 50.000 dichiarazioni dei redditi ed oltre 4.000 partite IVA;
nell’ottica della cosiddetta spending review, ancora una volta, a danno totale dei poveri cittadini/utenti, l’Agenzia delle Entrate di Patti potrebbe avere i giorni contati ipotizzando una probabile chiusura entro la fine di questa estate;
“A quanto pare, mesi di interlocuzioni e tavoli di confronto non hanno potuto nulla contro la politica perseguita dai massimi vertici dell’Agenzia delle Entrate. E dopo la fumata nera delle due opzioni di trasferimento presso la vecchia sede del consorzio Tindari-Nebrodi e all’interno dei locali di proprietà dell’ENEL non rimane altro che incrociare le dita e auspicare un ripensamenti dell’ultimo momento”. Questo è quanto si può apprendere dalla notizia della Gazzetta del Sud;

condivisibile la posizione del Sindaco di Patti, il quale annuncia che continuerà a provare a salvare il servizio offerto al bacino di utenti dei 13 Comuni coinvolti prevedendo incontri con il Direttore Regionale per avere rassicurazioni su un iter già iniziato e, cosa più importante, offrire uno stabile a costo quasi-zero, comprensivo di tutte le utenze eccetto quelle telefoniche. Un impegno dal punto di vista economico che gli altri Sindaci del territorio sarebbero disposti ad assumersi;
da aggiungere che recentemente, a inizio gennaio, è stata chiusa in via definitiva anche l’Agenzia delle Entrate di Milazzo, creando non pochi disagi al bacino di utenti dirottati su Barcellona p.g. con un conseguente aumento dei costi a carico dei cittadini/utenti che devono raggiungere una sede territoriale più distante a spese loro e, elemento abbastanza rilevante, utilizzando anche molto più tempo per espletare le varie operazioni, sottraendo questo tempo alla produttività e quindi accollandosi un ulteriore costo aggiuntivo:-

se il Ministro è a conoscenza dei fatti esposti in premessa
se non intenda, nell’ambito delle sue competenze, valutare tutte le soluzioni possibili al fine di poter garantire un degno servizio all’enorme bacino di utenza coinvolto., considerando il fatto, per nulla secondario, che il servizio offerto è finalizzato al pagamento di imposte e tributi a favore dello Stato e che quest’ultimo, lo Sato, dovrebbe almeno agevolare l’intera procedura e non creare ostacoli, soprattutto se inutili e se facilmente eliminabile con pochissimo sforzo.

Alessio Mattia Villarosa

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