Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

COSTE SALVE GRAZIE AL M5S, BOCCIATA L'ENNESIMA SANATORIA EDILIZIA

In Commissione Ambiente all'Ars bocciati gli emendamenti che precedevano l'ennesima sanatoria edilizia per le costruzioni entro i 150 metri dal mare. Il deputato M5S Trizzino: “Ci siamo battuti per la tutela del territorio. Abbiamo evitato uno scempio”
Palermo 12 luglio 2016 - “Ci sono norme che dovrebbero prescindere la logica dei numeri a favore di quella del buon senso, ma evidentemente non è sempre così. Anche in questa occasione abbiamo dovuto fare un vero e proprio braccio di ferro contro chi voleva aggredire le nostre coste”. A dichiararlo è il deputato M5S all'Ars Giampiero Trizzino che si è opposto agli emendamenti presentati da alcuni deputati, spaccando il fronte che in Commissione Ambiente oggi avrebbe voluto rendere più elastiche le norme urbanistiche in Sicilia, abbattendo il divieto assoluto di costruire entro 150 metri dalla costa. “Ci siamo battuti per la tutela del territorio – sottolinea il deputato – perché si stava svilendo una legge che invece potrà portare una ventata di aria fresca per la tutela del paesaggio ed alla fine siamo riusciti a convincere Governo e la maggioranza deputati a bloccare la sanatoria delle coste.

Pensare di poter sanare situazioni insanabili era di fatto una follia che avrebbe creato non pochi imbarazzi anche a quei comuni che hanno già messo mano alle demolizioni delle abitazioni lungo le coste ed avrebbe aperto pericolosi spiragli su nuove costruzioni a pochi metri dal mare. Una battaglia etica ed economica perché non è questo il genere di sviluppo che porta utili alla nostra regione che dovrebbe invece vivere della bellezza delle coste e non certamente di cemento. Siamo soddisfatti della conta dei voti. Abbiamo evitato che da questo palazzo potesse uscire l'ennesimo scempio”.

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