Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

SCANDALO ANFE, CROCETTA:”RINGRAZIO A NOME DEL POPOLO SICILIANO”

Sicilia. Scandalo Anfe. Crocetta:”Ringrazio a nome del popolo siciliano, di tutti i ragazzi e le ragazze di Sicilia, procura e GDF di Trapani per lavoro
fatto”

Palermo, 12 gen. 2017 - “Ennesimo scandalo nella formazione professionale. Quando
qualche anno fa insieme a Nelli Scilabra, avevo individuato il marciume che sta
dentro la formazione professionale, siamo stati attaccati da tanti, e tali attacchi sono stati particolarmente veementi nei confronti di una giovane che
ha avuto, insieme a me, il coraggio di indignarsi, di non accettare un
sistema”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario
Crocetta. “Quando nei mesi scorsi con l'assessore alla Formazione, Bruno
Marziano, abbiamo posto il problema dell'obbligo degli enti ad assumere il
personale esistente, ci sono stati e anche adesso ci sono, i ricorsi degli enti
che hanno bloccato l'avvio dei corsi e l'impiego dei lavoratori, i contrasti
della vecchia politica e anche, purtroppo, di quella che pretenderebbe di
essere nuova che invece di difendere lavoratori ha difeso gli enti. Ora un
nuovo scandalo che rischia di essere pagato ancora dai lavoratori che –
continua il presidente - invito a una maggiore consapevolezza e coesione con un
governo che vuole garantire i loro posti di lavoro, ma non vuole lo scempio di
denaro pubblico che verrebbe sottratto ai cittadini. Quando diciamo che i
lavoratori della formazione inseriti nell'albo devono essere assunti
prioritariamente, ci sono delle ragioni.
Alcuni enti vogliono continuare la politica clientelare che piace molto alla
vecchia politica, ma, sapendo che poi bisogna assicurare l'impiego ai
lavoratori inseriti nell'albo, è necessario incrementare le risorse. In pratica
l'obiettivo è di assumere nuovi dipendenti con i corsi finanziati e chiedere
ulteriori risorse per assumere i lavoratori iscritti all'albo. Non permetteremo
questa politica. ,
Il settore è stato per anni una prateria indisturbata di interessi illegali, e
lo dimostrano le inchieste, numerose, che hanno già coinvolto altri enti come
il Ciapi, lo Ial e tanti altri.
Spesso dietro alcuni enti c'erano politici, parenti, loro congiunti o amici
politici. Quel tipo di formazione ha compromesso il futuro dei giovani
siciliani, tant'è vero che appena siamo intervenuti e abbiamo indirizzato
alcune di quelle risorse su Garanzia e Piano giovani, decine di migliaia di
giovani sono stati assunti. Chi ha distrutto la formazione in Sicilia è la
vecchia politica, che non ha garantito un livello adeguato di istruzione ai
ragazzi e alle ragazze di Sicilia, che gli permettesse poi di trovare un
lavoro. Adesso la formazione deve ripartire, assicurando un futuro ai
lavoratori del settore, ma anche ai giovani che devono qualificarsi nel
lavoro.
Ho già convocato incontro con l'assessore e il direttore della formazione per
decidere il da farsi tenendo presente che – conclude Crocetta - vogliamo
salvaguardare i lavoratori e non gli interessi degli enti”.

Commenti