Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

BIOETICA, SCILIPOTI ISGRO’ SU UTERO MASCHILE: “DA SCIENZIATI AMERICANI ATTACCO ALLA MORALE SU CUI SI FONDA L’OCCIDENTE”

Roma, 10 marzo 2017 - “Sconvolgono le dichiarazioni diffuse oggi dalla stampa online sulla possibilità scientifica di portare a termine una gravidanza nell’addome di un uomo invece che nell’utero di una madre. Si tratta di un attacco alla morale cristiana su cui si fonda l’Occidente e attacco pretestuoso alla decenza umana.”
Commenta così il Senatore Domenico Scilipoti Isgrò (Forza Italia) la notizia riportata dal sito Yahoo e diffusa dalle testate online sulle dichiarazioni di Karine Chung, direttrice del programma di conservazione della fertilità presso la University of Southern California's Keck School of Medicine la quale sostiene l’ipotesi scientifica di poter far partorire da qui a breve anche gli uomini.

“Nell’articolo è spiegato come si dovrebbe intervenire clinicamente per impiantare un utero nell’addome di un uomo. Oltre all’uso distorto dell’istituto medico del trapianto che pone in essere uno strumento utile ed eticamente alto per salvare delle vite, questi scienziati hanno perso di vista il fine nobile della medicina, quello appunto di aiutare la vita, non di mortificarla con innesti ibridi che ripudiano ogni forma di decenza umana. Saremo garanti e custodi dell’ordine morale cristiano su cui si fonda l’Occidente, questa grande fetta di mondo dove i valori convivono all’insegna della fratellanza e della famiglia. Ritengo oltraggioso e fuorviante il tentativo di certi scienziati di invertire il delicato equilibrio morale della vita, solo per accontentare le folli pretese di una minoranza preda del delirio e dell’onnipotenza anodina del malcostume.”

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