Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

ACQUA PUBBLICA, LA CONSULTA BOCCIA LA RIFORMA MAGGIO CONVOCA IL GOVERNO CROCETTA

Consulta boccia riforma acqua pubblica, Mariella Maggio convoca governo Crocetta in commissione Ars: “Deve agire subito, rischio caos nei comuni”
Palermo 5 maggio 2017 – “Ho convocato il governo Crocetta in commissione all’Ars perché ci deve spiegare cosa intende fare dopo la bocciatura da parte della Consulta della riforma dell’acqua pubblica. Si è creata una situazione abbastanza delicata, il governo deve assumere subito una posizione chiara e netta perché ci sono decine di sindaci che hanno gestito il servizio nei comuni in modo virtuoso e che ora rischiano di rimpiombare nel caos. Che devono fare: consegnare le reti ai privati?”. Lo dice il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, Mariella Maggio.

“La Regione siciliana – aggiunge Maggio – ha l’autonomia per potere agire anche di fronte alla decisione della Corte costituzionale. Il governo Crocetta deve intervenire immediatamente. Il problema non riguarda a questo punto tanto la vicenda delle tariffe ma la gestione dell’acqua pubblica. Da due anni la riforma approvata dall’Ars non è stata applicata e ora è stata bocciata dalla Cosulta: la gestione è rimasta nelle mani di privati alcuni dei quali hanno una concessione trentennale e non sono stati in grado di offrire un servizio efficiente con tariffe eque ai cittadini, che col referendum si erano espressi in maniera netta affinché i servizi tornassero pubblici”.

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