Case rifugio e vittime di violenza: nel Nord-ovest il 36,4%, nelle Isole il 13,8%

LE CASE RIFUGIO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI NON SPECIALIZZATE PER LE VITTIME DI VIOLENZA, Anno 2023. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e contro la violenza domestica (Istanbul, 2011) prevede che gli Stati aderenti predispongano “servizi specializzati di supporto immediato, nel breve e lungo periodo, per ogni vittima di un qualsiasi atto di violenza che rientra nel campo di applicazione” della Convenzione. A partire dalla ratifica in Italia della suddetta Convenzione i Piani nazionali contro la violenza hanno segnato un importante cambio di passo nella conoscenza del sistema della protezione delle donne vittime di violenza. L’Istat ha iniziato dal 2017 a rilevare dati sul Sistema della Protezione delle donne vittime di violenza. Nel 2018 sono state avviate le Indagini sulle prestazioni ed erogazioni dei servizi offerti dai Centri antiviolenza e analoga rilevazione sulle Case rifugio, nel 2020 è stata realizzata la rilevazio...

MATURITÀ 2017: “TRACCE IN LINEA CON LE SFIDE DELLA NOSTRA SOCIETÀ”

Roma, 21 giugno 2017 - “Le tracce proposte stamattina alle studentesse e agli studenti avevano come filo conduttore il rapporto fra persona e natura, l'equilibrio dinamico tra azioni umane e fenomeni naturali come chiave per affrontare il progresso, inteso come progresso scientifico e tecnologico, ma anche morale e civile. Sono tracce molto attuali, in linea con le sfide che la società contemporanea pone a cittadine e cittadini sul piano dello sviluppo, del benessere da costruire, dell'innovazione, della relazione con l’ambiente e la comunità in cui viviamo, della sostenibilità, nell’ottica dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.

“Le tracce sono state scelte per consentire a studentesse e studenti di sfruttare il patrimonio di conoscenze acquisite nel loro percorso scolastico per riflettere sui cambiamenti in atto e su come governarli, sulle conseguenze delle azioni di ogni persona, sul senso di responsabilità che ciascuna e ciascuno deve avere all’interno della comunità in cui vive, sulle possibilità di crescita e di lavoro offerte dalla scienza e dal progresso - sottolinea Fedeli -. La prima prova della Maturità 2017 ribadisce quella che è la funzione propria della scuola: offrire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi il bagaglio di conoscenze necessario per vivere da protagonisti il loro presente e il loro futuro, per essere cittadine e cittadini attivi e consapevoli”.

“Ringrazio - conclude Fedeli - tutte le docenti e tutti i docenti che fanno parte del gruppo di esperti che hanno contribuito alla produzione delle tracce proposte oggi, grazie ad un lavoro importante e approfondito. Ringrazio naturalmente anche le commissioni che in questi giorni sono impegnate per garantire che tutto si svolga serenamente e regolarmente”.


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