Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

GABRIELLI: "LA CORRUZIONE È L’INCUBATRICE DELLE MAFIE, NON DELLO SCAMPATO PERICOLO"

Sulle colonne del Messaggero, a firma di Massimo Martinelli il capo della polizia Franco Gabrielli: "La corruzione è l'incubatrice delle mafie. E invece vedo un atteggiamento da scampato pericolo nei confronti della sentenza sul Mondo di Mezzo. Il procuratore capo Giuseppe Pignatone ha fornito un'interpretazione avanzata del reato. Non credo che in questo processo sia stato sconfitto. Bisogna rimodellare la formulazione del reato 416 bis". Gabrielli commenta la sentenza di Mafia Capitale sul Messaggero: "Giuseppe Pignatone guarda avanti: se la procura ha dato un'interpretazione troppo avanzata del reato, dice, va cambiato il reato"

ROMA, 23 luglio 2017 - "Dobbiamo convincerci tutti che la corruzione è l’incubatrice delle mafie. E invece vedo un atteggiamento da scampato pericolo nei confronti della sentenza sul Mondo di Mezzo, come a dire: la corruzione è una cosa e la mafia è un’altra. E questo, secondo me, è un approccio molto pericoloso». Pochi mesi dopo la grande retata di Mafia Capitale Franco Gabrielli fu nominato prefetto di Roma, con due grane da sbrigare sulla scrivania: il Giubileo alle porte e la relazione della Commissione...".
Il capo della polizia Franco Gabrielli interviene a sostegno della tesi della procura di Roma sull'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. "Il procuratore capo Giuseppe Pignatone - dice - ha fornito un'interpretazione avanzata del reato. Non credo che in questo processo sia stato sconfitto". Probabilmente, osserva "bisogna rimodellare la formulazione del reato 416 bis".

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