Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MIGRANTI. NAVE IUVENTA, LE ACCUSE SONO DI FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Lampedusa (AG), 03/08/2017 - Il 2 agosto, presso il porto di Lampedusa (AG), investigatori del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Trapani e del Nucleo Speciale d’Intervento – Sezione Operazioni della Guardia Costiera hanno eseguito il sequestro preventivo della motonave “IUVENTA”, battente bandiera olandese ed operante per conto dell’organizzazione non governativa tedesca “JUGEND RETTET”, disposto dal GIP del Tribunale di Trapani, dr. Emanuele CERTOSIMO, su richiesta del dr. Andrea TARONDO, Sostituto Procuratore della Repubblica di Trapani. Le indagini, avviate nell’ottobre del 2016 e condotte con l’utilizzo di sofisticate tecniche e tecnologie investigative, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine all’utilizzo della motonave “IUVENTA” per condotte di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

La motonave Iuventa è stabilmente dedita al soccorso di migranti in prossimità delle coste libiche ed al loro trasbordo su altre navi sempre in acque internazionali, permanendo abitualmente nel Mar Libico, in prossimità delle acque territoriali del Paese africano. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 17.30 odierne, presso la questura di Trapani, alla presenza del Procuratore Aggiunto di Trapani dr. Ambrogio CARTOSIO, del Questore di Trapani dr. Maurizio AGRICOLA, del Vice Direttore del Servizio Centrale Operativo dr. Vincenzo NICOLI’ e del Capitano di Fregata della Capiteria di Porto dr. Maurizio Ricevuto. Le accuse sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

Lampedusa (AG), 03/08/2017 - È stata sequestrata ieri mattina, presso il porto di Lampedusa (AG), la motonave Iuventa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’imbarcazione, battente bandiera olandese, operava per conto di Jugend Rettet, un’organizzazione non governativa tedesca. Dalle indagini, iniziate nell’ottobre del 2016 e condotte con l’utilizzo di sofisticate tecniche e tecnologie investigative, risulta che la nave permanesse abitualmente nel Mar Libico e che si occupasse di effettuare il trasbordo dei migranti su altre navi, sempre in acque internazionali.

Il sequestro preventivo è stato eseguito dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato, dalla squadra mobile di Trapani e dal nucleo speciale d’intervento –sezione operazioni della Guardia costiera. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Trapani Emanuele Certosimo, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Tarondo.
Nel pomeriggio, presso la questura di Trapani, sono stati forniti ulteriori dettagli nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio, del questore Maurizio Agricola, del vice direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì e del capitano di fregata della capiteria di porto Maurizio Ricevuto.

«Nella maggior parte dei casi – ha spiegato il procuratore Ambrogio Cartosio - le operazioni servono per trasportare persone scortate dai trafficanti libici». In più occasioni, è stato possibile ricostruire le modalità operative dei soccorsi a migranti che, in almeno in tre casi, non sarebbero stati in pericolo. La motonave prendeva a bordo le persone in mano ai trafficanti nel Mar Libico e poi, non essendo molto capiente, le trasferiva su altre navi della Marina militare o di altre organizzazioni.

«Il sequestro preventivo - ha aggiunto Cartosio – è stato disposto per impedire la reiterazione del reato», ma «al momento non ci sono indagati» e si procede contro ignoti.

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