Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

DEA DI MORGANTINA, SGARBI REPLICA A JACOPO FO: «RIDICOLA RIBELLIONE DI CHI AMA SOLO LA RETORICA»

E sul suo trasferimento: «Non ho alcun interesse. Ho formulato una idea per aumentare l'attenzione sopra quest'opera trafugata, esaltando valori di legalità e conoscenza»

PALERMO, 05/02/2018 - Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali, replica a Jacopo Fo che stamane, sul suo profilo facebook, con una foto in cui tiene in mano un cartello con sopra scritto «Sgarbi non ci provà", contesta l'ipotesi di trasferimento a Palermo e Roma della Dea di Morgantina.
«In tutto il mondo - osserva Sgarbi - si fanno mostre e si muovono le opere d'arte. E in tutto il mondo si mettono in buona evidenza sopratutto quando, trafugate, sono poi chiamate a rappresentare l'orgoglio di una nazione che ha ottenuto giustizia.

Ma è anche vero - annota l'assessore - che non si prende un'opera dal Museo Getty, dove la vedevano un milione e mezzo di visitatori all'anno, e per ragioni demagogiche e ricatti di campanile la s'invia nel paese di Aidone dove la vedono solamente qualche migliaio di visitatori che, tra ottobre e febbraio, si riducono a poco meno di 20 al giorno! E' una inutile mortificazione.

Io ho semplicemente indicato - precisa Sgarbi - la necessità di riparare a un errore della precedente amministrazione regionale che ha evitato l'esposizione della Dea di Morgantina al Quirinale (dove andarono i bronzi di Riace, che diventarono tali) e al Museo Salinas, recentemente riaperto e che attende di aprire nuovi spazi in occasione di "Palermo Capitale italiana della cultura".

Le opere - spiega Sgarbi - si posso temporaneamente muovere, senza ridicole ribellioni da parte di chi ama la retorica. Tre cose devono essere garantite: la conoscenza, la valorizzazione (per questo esistono le mostre) e la loro conservazione. E per questo, non sentendomi schiavo degli americani e delle loro imposizioni, ho subordinato il prestito nelle due sedi di Palermo e Roma, tra ottobre 2018 e febbraio 2019, a una verifica severa delle condizioni di trasportabilità della Dea a un esperto riconosciuto come Roberto Ciabattoni. Soltanto avute queste garanzie l'opera, con evidente ritorno anche per il museo di Aidone, potrà essere esposta.

In ogni caso - aggiunge Sgarbi - si rassegni Jacopo Fo, perché il mio interesse per il trasferimento a Palermo e a Roma è nullo. Ho formulato una idea per aumentare l'attenzione sopra quest'opera trafugata, esaltando valori di legalità e conoscenza.
Se lui e i cittadini di Aidone preferiscono tenerne nascosta la storia per compiacersi di averla vicina, li lascerò tranquilli nella loro solipsistica contemplazione, abbandonando la Dea ai loro desideri. E combatterò altre battaglie di legalità, come la difesa del Paesaggio siciliano dall'impresa mafiosa delle pale eoliche, che non hanno mai turbato i sogni tranquilli di Jacopo Fo, ma che sono uno sfregio vigliacco e umiliante per la Sicilia, ben più che l'esaltazione della Sicilia attraverso la Dea di Morgantina al Quirinale».

Conclude Sgarbi: «Comunicherò pertanto al Presidente della Repubblica Mattarella di rassegnarsi».

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