Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

PD, MACCHIARELLA (GD): “SCEGLIAMO LA ROTTA DA INTRAPRENDERE O LA BARCA AFFONDERÀ”

Palermo, 7 Marzo 2018 - “Già da domenica sera si fanno i nomi più disparati per il nuovo segretario, esponenti interni che si dicono già pronti a prendere le redini in mano, illustri personaggi esterni che vengono incensati come il papa straniero pronto a risolvere tutti i problemi di sostanza e di identità”. Lo dice Dario Macchiarella della segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Palermo.
“Tutto questo fa capire che non si è ancora imparato nulla dalla sonora batosta che i cittadini hanno inferto al PD. Il problema del PD oggi non è la guida, non è il comandante, il problema del PD oggi è la rotta e la rotta non può dipendere soltanto dal comandante”.
Un comandante - spiega Macchiarella - che si arrocca in cabina di comando per scegliere da solo la rotta, lo abbiamo già visto e il risultato è il disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Ancor di più in Sicilia - aggiunge -, dove si è scelto di condividere il percorso con chi pochi mesi prima non si era fatto scrupolo di rifiutare il simbolo del PD nella propria coalizione, offendendosi addirittura se lo si accomunava al partito democratico.

Scelte come questa, insieme alla mortificazione dei territori, in cui sono stati calati capolista da Roma, che non avevano alcun collegamento con i militanti e con la storia di quei luoghi, hanno portato alla disaffezione dei cittadini e al forte segnale che gli elettori hanno voluto dare al PD, che in Sicilia colleziona uno dei risultati peggiori di tutta Italia!
L’unica speranza di salvezza per il PD è che la rotta venga decisa collegialmente dai dirigenti e dagli iscritti, tutti insieme.
Una rotta ben condivisa, che faccia diventare il pd un partito progressita,plurale e democratico, con una visione ben chiara del futuro.

Soltanto dopo che la rotta sarà ben definita e ben chiara a tutti, si potrà scegliere il comandante che più è in grado di perseguirla. Viceversa-conclude-, se si continuerà a parlare di comandanti e non di rotte, questa barca continuerà ad affondare.

Dario Macchiarella,
componente segr. provinciale Giovani Democratici Palermo

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