Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

BRAMANTI, CANDIDATO SINDACO AL COMUNE DI MESSINA: “MI RECHERÒ DAL PROCURATORE DEL TRIBUNALE DI MESSINA”

Bramanti, candidato sindaco al Comune di Messina: “Mi recherò dal Procuratore del Tribunale di Messina perché non intendo trascorrere il resto della campagna elettorale come bersaglio di calunnie ed illazioni che offendono me e l’istituzione che ho avuto l’onore di guidare”

Messina, 4 maggio 2018 - Domattina mi recherò dal Procuratore del Tribunale di Messina perché non intendo trascorrere il resto della campagna elettorale come bersaglio di calunnie ed illazioni che offendono me e l’istituzione che ho avuto l’onore di guidare in tutti questi anni e di portarla all’eccellenza. Quando ho scelto di candidarmi sindaco per continuare ad essere al servizio della mia città, in modo diverso rispetto a quanto fatto nel corso della mia lunga ed onoratissima carriera, mai avrei pensato di finire oggetto di menzogne che infangano la mia reputazione e quella di uno dei migliori presidi sanitari a livello nazionale.

Si è scatenata tra i miei competitor alla carica di sindaco, una gara di attacchi a Bramanti e questo mi fa ritenere che sono il candidato da abbattere con quei sistemi che ancora a Messina esistono: la maldicenza, la cultura del sospetto. Più cresce il consenso dei messinesi verso di me più si alza il tiro contro un presidio sanitario che ha garantito e garantirà assistenza a pazienti di tutta Italia e posti di lavoro. Evidentemente per qualcuno applicare la legge Madia sulle stabilizzazioni è reato. Dare lavoro in trasparenza e non lasciare i precari attaccati al bisogno è reato. Io mi sono autosospeso ormai da settimane eppure c’è chi continua a dire che l’Irccs è parte in causa nell’agone elettorale, restando invece e stranamente silente su ben altre presenze ingombranti di istituzioni, come l’Università che da ben 3 competizioni elettorali ha trasformato la sede del sapere in sede del potere.

Faccio paura probabilmente perché c’è chi paventa che i traguardi che sono riuscito a conseguire con umiltà e tenacia per la sanità potrei raggiungerli per la mia città. Faccio paura perché la mia vita professionale è la prova che si può restare a Messina e creare posti di lavoro, creare sviluppo ed eccellenze. Ebbene, questo fuoco incrociato contro di me mi ha convinto che sono sulla strada giusta e ho toccato tasti dolenti, quelli di chi non vuole cambiare niente. Non ho nulla da temere ma non voglio che l’Irccs a causa mia sia esposto a quotidiani attacchi strumentali, a veleni che s’insinuano appositamente per beceri secondi fini. E’ una vile campagna contro un’istituzione che non merita di diventare strumento di giochi di potere di bassa lega. Per questo domani chiederò alla Procura di essere ascoltato, non farò oltre da bersaglio vivente.

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