Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

CARONIA CALCIO: QUANDO LA RABBIA DIVENTA DETERMINAZIONE, E' SOLO SPORT?

Caronia, 7 maggio 2018 - Quando la rabbia diventa determinazione non ti ferma piú nessuno! È quanto, probabilmente, sta accadendo in queste settimane al Caronia Calcio, UNICA squadra di calcio in Italia iscritta a tornei ufficiali FIGC ma senza un campo ufficiale.
Dopo essersi qualificata con largo anticipo ai PlayOff Promozione nel Campionato di Terza Categoria - Girone Barcellona Pozzo di Gotto, conclude a suon di gol e di vittorie il campionato ordinario.
Era toccato già domenica scorsa al blasonato Longi, già promosso nella serie superiore, soccombere per tre ad uno nel solito campo neutro di Santo Stefano di Camastra. E' toccato ieri al Real Torreche tra le proprie mura ha dovuto subire la voglia di riscatto dei giovani Caronesi e la loro goleada (Russo, Brusca, Brusca, Catanzaro, Catanzaro). Zero a cinque il risultato finale.

Può una squadra di calcio e una dozzina di giovani ragazzi appresso ad un pallone dare lezioni di rispetto e di stile, di grinta e umiltà, di voglia di cambiare, di determinazione e di senso di appartenenza ad un'intera cittadina e alla sua amministrazione comunale? Forse si!
Attualmente, e da tempo, questi giocatori risultano essere gli unici ambasciatori di un paesino anonima, con un futuro anonimo, gestito da un'amministrazione anonima che sembra sempre più indifferente e diffidente.
L'unico banalissimo raggio di luce che sembra voler dire a tutti di resistere, stringere i denti, sacrificarsi per i propri colori e per le proprie idee, senza aspettarsi più che qualcuno li aiuti.
Forse non è più solo calcio, forse non è più solo sport.

Non è mai troppo tardi, però, per cambiare il corso della storia e prendere le dovute determinazioni per sostenere, anche per gli anni a venire, chi ha mostrato di possedere valori e sentimenti sani e costruttivi perchè... se io posso cambiare e voi potete cambiare... tutto il mondo può cambiare!
Un grido di speranza dal microcosmo Caronese che attende da troppo tempo un gesto di umanità e comprensione.
Forza ragazzi e grazie, comunque andrà a finire...


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