Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

ACQUA BENE COMUNE: UNA MULTINAZIONALE FRANCESE FA PROFITTI SULLE NOSTRE RISORSE

Dal 2011, ancora sia a livello nazionale che regionale siamo ben lontani dall'avere allontanato i privati dalle gestioni del servizio idrico e i profitti dall'acqua. In Sicilia la multinazionale francese Veolia gestisce e fa profitti. 7 anni dal referendum per l'acqua pubblica; quando sarà rispettata la volontà Popolare?

Palermo, 13/06/2018 – Sono trascorsi ben sette anni dalla straordinaria vittoria dei referendum sull'acqua bene comune del 2011 ed ancora, sia a livello nazionale che regionale, siamo ben lontani dall'aver allontanato i privati dalle gestioni del servizio idrico ed i profitti dall'acqua. In Sicilia la multinazionale francese Veolia gestisce e fa profitti sulle risorse idriche regionali vendendo acqua grezza che poi, una volta potabilizzata dai comuni o dagli altri gestori privati, i siciliani pagheranno due volte. Le indagini della magistratura sulle malversazioni dei gestori privati delle province di Agrigento e di Caltanissetta sono abnormi e sotto gli occhi di tutti, ma a continuare a pagare per un servizio spesso non reso, per il disastro ambientale procurato e per le multe milionarie comminate dell'Europea saranno come sempre i cittadini. Anche nelle altre povince la situazione non è migliore ma si può attendere sempre e solo la magistratura per prendere atto delle inadempienze e compromissioni di un sistema malato?

Cosa fanno la Regione ed il suo Presidente non è dato saperlo, ma ci sarebbe una legge regionale, la 19/15, frutto sebben parziale di anni di lotta per l'Acqua Pubblica in tutta la Sicilia, che andrebbe rispettata insieme alla volontà popolare di 27 milioni di italiani. A Musumeci chiediamo ancora una volta, anche pubblicamente, un incontro più volte sollecitato, ed un'assunzione di responsabilità politica su tutta la materia. Si scrive Acqua, si legge democratica.

Forum Siciliano dei movimenti per l'Acqua ed i Beni Comuni

Commenti