Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

RAFFINERIA DI MILAZZO. FIAMME: «VIA ALLA COMMISSIONE AMBIENTE PER AVERE SPIEGAZIONI SULL’ACCADUTO»

Fiamme dalla torcia della Raffineria di Milazzo, l’on. Pino Galluzzo: «Via alla commissione ambiente per avere spiegazioni sull’accaduto»
15/09/2018 «Ho sentito la presidente della commissione parlamentare ambiente, on. Giusy Savarino, e abbiamo concordato insieme di convocare la commissione stessa per avere spiegazioni precise sull’accaduto e sentire tutte le parti in causa. Adotteremo tutti i provvedimenti in nostro potere affinché si garantisca la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. In qualità di deputato regionale assicuro il massimo impegno da parte del nostro governo per mettere fine allo scempio che si sta consumando nella Valle del Mela e a Milazzo». Il parlamentare di “Diventerà Bellissima” Pino Galluzzo interviene a seguito dell’allarme scatenato dalla fiamma di decine di metri e dalla colonna di fumo scuro che si sono alzate da uno dei camini della Ram. «Tutto questo non è accettabile – conclude, – sia dal punto di vista ambientale che sanitario».


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