Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

NAVE AQUARIUS: SEQUESTRATA LA NAVE DELL’ONG MEDICI SENZA FRONTIERE

La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura di Catania, avrebbero accertato lo smaltimento abusivo di rifiuti in ben 44 occasioni. L'accusa è stata formalizzata nei confronti della ong Medici Senza Frontiere e di due agenti marittimi: il sequestro preventivo della nave Aquarius, attualmente nel porto di Marsiglia. Sequestrati pure 460 mila euro.

Catania, 20/11/2018 - Ventiquattro persone indagate, con l'accusa di smaltimento abusivo di rifiuti speciali, per avere "sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell'Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti".

La Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura di Catania, avrebbero accertato in ben 44 occasioni lo smaltimento abusivo di rifiuti speciali per un totale di circa 24 mila kg, accumulati nel corso delle attività di salvataggio in mare.
Ben undici i porti in cui tale condotta sarebbe stata messa in atto, secondo la Guardia di Finanza di Catania che ha eseguito l'ordinanza. Gli 11 porti sono: Augusta, Catania, Messina, Pozzallo e Trapani, in Sicilia; Corigliano Calabro, Reggio Calabria e Vibo Valentia, in Calabria; Brindisi in Puglia.Napoli e Salerno in Campania.
I rifiuti, sanitari e non, giudicati pericolosi in quanto a rischio infettivo, sarebbero stati scaricati indifferenziatamente nei porti italiani di attracco come rifiuti urbani.

Secondo gli inquirenti, i membri di Msf e i due agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo concordavano «sistematicamente» lo smaltimento illegale dei rifiuti «eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva»: 37 volte per l’Aquarius e 7 volte per la Vos Prudence.

Oltre a Gianino e Romeo, tra gli indagati figurano i centri operativi di Amsterdam e di Bruxelles di Medici Senza Frontiere, il comandante e il primo ufficiale dell’Aquarius, il russo Evgenii Talanin e l’ucraio Oleksandr Yurchenko; 8 membri di Msf, il vice capo missione Italia di Msf Belgio Michele Trainiti, il vice coordinatore nazionale nazionale e addetta all’approvvigionamento della missione Italia di Msf Belgio Cristina Lomi, il liaison Officer di Mas Belgio Marco Ottaviano, i coordinatori del progetto Sar Aquarius di Msf Olanda, Aloys Vimard e Marcella Kraaij, il coordinatore logistico di Aquarius Joachim Tisch, il delegato alla logistica a bordo della nave Martinus Taminiau e il coordinatore del progetto a bordo della nave, l’inglese Nicholas Romaniuk.


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