Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

EX PROVINCE: “PROPOSTE CONCRETE PER SALVARLE, IL GOVERNO RINVII LE ELEZIONI”

Ex Province. De Luca, Figuccia, Lo Giudice “Proposte concrete per salvarle. Governo rinvii elezioni. ANCI si svegli da torpore oppiaceo”.

Palermo, 07/05/2019 - Un pacchetto di proposte ed un invito ai Sindaci metropolitani, ai
Commissari dei Liberi consorzi, ai sindaci e all’ANCI per una mobilitazione generale per salvare le ex Province. Un invito al Governo regionale per l’adozione di misure urgenti per gli enti intermedi e per il blocco delle elezioni già previste per il 30 giugno.
È quanto illustrato oggi in conferenza stampa dai deputati regionali siciliani Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia e dal Sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, che hanno presentato il testo di un ordine del Giorno depositato all’ARS.

Sul piano tecnico, la proposta avanzata dai tre è quella di una serie
di interventi urgenti che evitino il dissesto delle ex Province, “un
dissesto – ha detto De Luca – che non servirebbe a nessuno perché il
creditore principale è lo Stato e perché di fatto renderebbe
impossibile utilizzare le risorse già disponibili, per centinaia di
milioni, che sono adesso bloccate dall’assenza dei bilanci”.

Questi interventi prevedono
- la possibilità di approvare i bilanci 2018 (e per la città
metropolitana di Catania, anche 2017) in deroga alle norme di
contabilità pubblica anche in deficit;
- l’utilizzo degli avanzi vincolati e liberi per il mantenimento
dell’equilibrio finanziario;
- in attesa dell’approvazione dei bilanci, poter comunque avviare
l’utilizzo dei fondi provenienti da altri Enti (UE, Stato, Regione)
per la realizzazione di investimenti su strutture e progetti;
- l’utilizzo delle risorse comunitarie del Fondo di Sviluppo e
Coesione per 350 milioni nel triennio 2019-2021 a favore delle ex
Province. Si tratta di fondi per un totale di 2,3 miliardi di euro, di
cui la Regione Siciliana fino ad ora ha impegnato solo 500 milioni;
- la possibilità di utilizzare le entrate da alienazioni senza alcun vincoli.

Da parte di De Luca, Figuccia e Lo Giudice, viene poi l’invito al
Governo regionale a rinviare le elezioni già fissate per il prossimo
30 giugno. “Non ha senso votare per degli Enti di cui diciamo di
essere al capezzale – ha detto Lo Giudice – e indire queste elezioni
senza occuparsi dei problemi che le ex Province stanno attraversando
suona davvero beffardo”.

Infine, un attacco è stato rivolto all’ANCI, colpevole, secondo De
Luca “di un torpore oppiaceo da cui ha bisogno di disintossicarsi”.
Il Sindaco metropolitano di Messina ha sottolineato di avere “più
volte partecipato a riunioni e incontri che sembravano più sedute
spiritiche che momenti di impegno, a cui seguivano comunicati stampa
vuoti e rituali”.

Anche per questo, dai tre viene un invito ai Sindaci metropolitani, ai
Sindaci e ai Commissari dei Liberi consorzi a partecipare alla
manifestazione già indetta per il prossimo 15 maggio “giornata in cui
dovremmo celebrare l’Autonomia della Sicilia, ma che in realtà per la
nostra Regione e soprattutto per le ex Province non sembra porti molto
da celebrare se non quella che sembra vera e propria di
chi ha risorse e strumenti ma non sa utilizzarli”.

Commenti