Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

GIARRUSSO (M5S) RISPONDE A “LE IENE”: «FARE LA IENA E’ MIO DIRITTO»

Dino Giarrusso (M5S) risponde a “Le Iene”: «Amo il programma ma anche i miei diritti». La produzione dello show Mediaset parla di soprannome utilizzato impropriamente. La replica: «In Sicilia e in Sardegna mi conoscono tutti così: l’alias sulla scheda è previsto dalla legge»

Palermo, 2 maggio 2019 - Dino Giarrusso, candidato del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee, interviene in merito alla nota pubblicata dal programma “Le Iene” sul sito ufficiale, in cui si fa riferimento alla “divisa utilizzata” in campagna elettorale.
«Scrivo questa nota per chiarire rapidamente un punto importante: sulla scheda elettorale (e di conseguenza sui volantini elettorali) ci sarà scritto “Dino Giarrusso detto iena” perché nella mia Sicilia, in Sardegna e in molte altre parti d’Italia ci sono tantissime persone che tuttora mi chiamano così: iena. Come fosse un soprannome, un alias. E molti che mi chiamano così, non ricordano magari correttamente il mio vero nome, storpiandolo spesso in Gianrusso. Per questa ragione se non avessi fatto scrivere “detto iena” sulla scheda, avrei visto annullare chissà quante preferenze. La legge prevede di poter citare il proprio soprannome – ricorda Giarrusso - proprio per evitare che la volontà dell’elettore non venga rispettata, ed un voto liberamente espresso venga annullato».
Ma ecco quanto scrivono Le Iene sul proprio sito web:
"Dino Giarrusso si fa campagna con vestito e soprannome "Iena". Noi de Le Iene non c'entriamo nulla. Con i migliori auguri, Dino rimetti la divisa nell'armadio! Dino Giarrusso da più stagioni non fa più parte de Le Iene perché ha scelto di fare politica, nel Movimento 5 Stelle. Purtroppo però non ha smesso di vestirsi da Iena, come si vede nei suoi manifesti cartacei e online per le elezioni europee in cui si è candidato. Non solo, sotto al nome, compare pure la scritta “detto Iena”, come vedete qui sotto. L’affetto resta, per carità, ma noi de Le Iene non c’entriamo nulla e ci teniamo a farlo sapere subito. A Giarrusso i migliori auguri per il futuro, sperando però che la smetta con il vizio di vestirsi come noi, rimettendo la divisa nell’armadio, e di usare il passato a Le Iene per la sua campagna elettorale".
«Ciò detto: le Iene sono il programma televisivo più libero che esista. La mia scelta di aderire al Movimento 5 Stelle è assolutamente personale, e all’interno della redazione ci sono sensibilità politiche di ogni genere, simpatie e antipatie per tutte le forze politiche esistenti. Quando ho scelto di fare politica attiva ho deciso, comunicandolo immediatamente al creatore del programma e alla produzione, che avrei lasciato quel (bellissimo!) lavoro perché non credo sia giusto essere ad un tempo controllore e controllato. Dunque, se qualcuno vuole fare altre polemiche sulla mia candidatura o strumentalizzare il programma, quello non sono io. Citando un mio soprannome sulla scheda elettorale ho solo esercitato un mio diritto previsto dalla legge, tutelando la volontà degli elettori e ad un tempo la mia persona».

Giarrusso in un post su Facebook fa poi un elenco dei tanti giornalisti che fanno politica in Italia in vari partiti, e conclude: «Buona campagna elettorale a tutti, dunque: giornalisti, iene, sciacalli, cavalli, cavalieri e dame. Ne riparliamo il 27 maggio!».

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