Calapai (Uil-Fpl), “Siamo preoccupati, ripristinare la piena funzionalità dell’ospedale di Mistretta”.
Messina, 25 luglio 2019 - Nuovo allarme della Uil-Fpl per l’ospedale di Mistretta. Pippo Calapai, segretario provinciale del sindacato, attraverso una nota indirizzata al direttore generale dell’Asp di Messina, esprime preoccupazione per le inspiegabili sottrazioni delle Risorse umane che ne limitano la piena funzionalità della struttura ospedaliera.
“La scrivente organizzazione sindacale, è fortemente preoccupata per quanto sta accadendo presso il P.O. di Mistretta. Non passano giorni che le azioni poste in essere da parte di codesta Amministrazione, anziché volte al ripristino della piena funzionalità dell’Ospedale di Mistretta, che è stato classificato dal D.A. n. 22/2019 “Presidio di Area Disagiata” per la sua posizione strategica nell’area nebroidea della “Halesa”, a salvaguardia della popolazione che vi risiede, sembrano invece depotenziarlo sempre più. Infatti, abbiamo già assistito alla inspiegabile sottrazione di risorse umane a vantaggio di altri Presidi nonché alla rimozione di attrezzature e presidi tecnologici di vitale importanza per l’ospedale stesso che potrebbero mettere a rischio la sua stessa funzionalità”.
E’ quanto si legge nella nota sindacale invita al direttore generale dell’Asp di Messina.
“Precisamente, di recente nel Blocco Operatorio il letto ortopedico che era stato installato e collaudato appena 15 giorni addietro è stato rismontato e trasferito all’Ospedale di S. Agata di Militello. Stesso fatto per l’isola neonatale che è stata smontata e trasferita ad altro Ospedale. Infine, qualche giorno fa, da una delle 2 sale operatorie dotate di apparecchio di anestesia modello “Primus” di ultima generazione, uno di essi stava per essere smontato e trasferito presso un altro Ospedale e, forse nel mero tentativo di non rendere inutilizzabile una delle due sale operatorie, nel contempo veniva trasferito un altro apparecchio di anestesia, modello “Spacelabs Healthcare”, “datato”, da altro Presidio forse dove non veniva neanche usato, il tutto senza effettuazione di specifici collaudi di reinstallazione.
Inoltre, l’apparecchio non consente alcune modalità di tecniche ventilatorie, è privo di 2° vaporizzatore per altro gas anestetico, il vaporizzatore in atto installato sembrerebbe non perfettamente tarato e cosa ben più importante, in caso di guasto dell’apparecchio di anestesia “Primus” non è possibile fare uno “switch” tra i due apparecchi in quanto, gli attacchi dei gas anestetici e le modalità di ventilazione sono differenti. Pertanto, la rimozione di uno dei 2 apparecchi di anestesia “Primus” può comportare un serio aumento del rischio clinico sia per gli operatori che per l’utenza, per di più la presenza di un solo apparecchio di anestesia in un Ospedale come Mistretta, che in caso di emergenza respiratoria può essere utilizzato come ventilatore artificiale a sostegno della funzione vitale respiratoria per un paziente acuto intubato nelle more di essere stabilizzato e successivamente trasferito presso un centro più adeguato, non può essere certamente interpretato come segnale di miglioramento.
Pertanto, alla luce di quanto sopra detto e considerata l’importanza strategica per la popolazione circostante rivestita dall’Ospedale di Mistretta, classificato di “Area disagiata”, che necessita di potenziamento e non di ridimensionamento, si chiede al direttore generale un incontro urgente, al fine di poter chiarire le varie problematiche sin qui emerse”.
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