Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

Favignana inquinata dal gasolio? La Regione riferisca immediatamente”

Favignana inquinata dal gasolio della centrale elettrica? M5S: “Regione riferisca immediatamente”. La deputata Palmeri ricostruisce la storia delle perdite di combustibile dalla centrale elettrica dell’isola. Sembrerebbe che le bonifiche finora non siano andate a buon fine. Il 26 febbraio decisione sul rinvio al giudizio dei vertici della Sea, che gestisce l’impianto.

PALERMO, 21 febbraio 2020 - “Nella meravigliosa isola di Favignana potrebbero esserci dei pericoli per la salute dei cittadini e dei turisti. Il governo regionale faccia ogni possibile verifica sull’inquinamento che potrebbe derivare dalla centrale elettrica gestita dalla Sea e riferisca immediatamente in aula”: lo chiede la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri, che ha presentato un’interrogazione all’Ars, partendo dall’impianto che produce energia per l’isola delle Egadi e che viene alimentato con gasolio trasportato con navi-cisterna.

“Sembrerebbe - dice Palmeri riferendosi a fonti giornalistiche - che nelle case limitrofe alla centrale, da circa 15 anni fuoriesca acqua giallastra, che emana un odore di petrolio. Una perdita fu verificata negli anni ‘80 in un serbatoio interrato per lo stoccaggio del combustibile e ogni bonifica sembra sia stata finora inefficace, compreso l’ultimo intervento che doveva essere completato nel 2008, basato sul piano di caratterizzazione presentato dalla Sea. I monitoraggi effettuati fino al 2014, avrebbero rilevato una significativa presenza di elementi inquinanti penetrati nelle rocce permeabili fino alla falda acquifera. Un fatto gravissimo, soprattutto se consideriamo che si tratta di un’area marina protetta. Tanto grave che ha portato, in seguito a esposti e indagini, alla richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Trapani, dell’amministratore e del procuratore speciale della Sea, accusati di inquinamento ambientale. Il 26 febbraio il Gup deciderà sulla richiesta del Pubblico ministero”.

“In questo scenario preoccupante - dice Palmeri - abbiamo chiesto al governo regionale, attraverso l’interrogazione, quali azioni siano state prese rispetto alla mancata bonifica e se l’assessorato sia a conoscenza dell’estensione e del livello di contaminazione del suolo e delle acque, se sia stato autorizzato un nuovo progetto di bonifica, se la Regione intenda provvedere a realizzare gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale, se sia stato coinvolto il ministero dell’Ambiente e infine se vi sia richiesta di revisione, da parte del Comune di Favignana dell’Aia - Autorizzazione integrata ambientale” o se intenda provvedere la Regione stessa.

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