Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

«LA CANZONE DI ZEZA»: RIDICOLOSO CONTRASTO DI MATRIMONIO PER LA FIGLIA DI PULCINELLA

«LA CANZONE DI ZEZA»: Ridicoloso contrasto di matrimonio in persona di Don Nicola e Tolla, figlia di Zeza e Pulcinella (Canzoni villanesche alla napoletana, traduzioni cantabili in lingua italiana) di Mimmo Mòllica

20/02/2020 - «La canzone di Zeza», ridicoloso contrasto di matrimonio in persona di Don Nicola Pacchesecche e Tolla, figlia di Zeza e Pulcinella, canzone villanesca alla napoletana a quattro voci. Mimmo Mòllica ha tradotto in lingua italiana e in versione cantabile questa geniale ed esilarante messa in scena, caposaldo della commedia dell’arte partenopea.
La Canzone di Zeza risale ai primi del ‘700, ma fino alla metà dell'Ottocento veniva rappresentata nelle strade, nelle bettole e nelle piazze, fino a che, nella seconda metà dell'Ottocento, non ne fu vietata la pubblica rappresentazione per decreto di Polizia: “per le mordaci allusioni e per i detti troppo licenziosi e osceni”.
Il «redeculùso contrasto de matrimmonio» propone il pacchiano, carnevalesco contrasto tra Zeza (la moglie), Pulcinella (il marito), Vicenzinella (detta Tolla, la figlia) che per liberarsi del padre-padrone decide di sposare Zi’ Don Nicola, ‘notabile’ del luogo. Zeza è l’appellativo napoletano di donna "civettuola", ma è pure il diminutivo di Lucrezia, moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte.

La Zeza era diffusa tra Napoli e le province della Campania, dell’Irpinia, del Sannio e della Lucania. Ad interpretare le parti femminili erano solo uomini, non essendo ammesso che le donne si esponessero in pubbliche rappresentazioni. E ancora oggi tali ruoli, con gran divertimento, vengono riservati ad interpreti maschili.
Vittorio Viviani, figlio di Raffaele Viviani, nella sua «Storia del teatro napoletano» (1969) così descrive questa farsa: «Veniva recitata dai quattro personaggi con un cantalenare fisso, concluso alla fine d’ogni strofa da una cadenza a mò di arietta: il che dava al componimento una sua razionale unità poetico-musicale, nella quale il gioco istrionico trovava un suo preciso limite, una sua giustezza di misura ritmica, come in un cantar danzando».

Questo ebook contiene inoltre i testi commentati e tradotti in lingua italiana di «Tammurriata nera», «Li 'ffigliole», «Cicerenella», «La serpe a Carolina», «Palle e pallucce», «Vurria ‘stu munno fattu a voglia» mia. E ancora, contiene il testo in lingua siciliana e tradotto di «Don Vincenzo Livornese esattore della luce»: racconta di una donna dai facili costumi la quale, mentre l'esattore le consegnava la bolletta, lo invitò in casa a fare..
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«LA CANZONE DI ZEZA»
Formato Kindle
di Mimmo Mòllica
Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B019CLVJCA

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