1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

«A COSA SERVONO GLI UOMINI? », NANCY BRILLI PROTAGONISTA AL MANDANICI

Arriva a Barcellona P.G. (ME) Nancy Brilli protagonista della commedia A cosa servono gli uomini? - 12 marzo ore 21

Messina, 2 marzo 2020 - Manca pochissimo ormai per la commedia musicale A che servono gli uomini? che andrà in scena al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), giovedì 12 marzo alle ore 21. Protagonista di questo nuovo allestimento, l’attrice Nancy Brilli, con la regia di Lina Wertmuller e la partecipazione di Fioretta Mari. Questa commedia musicale nota per l’interpretazione di Ombretta Colli e le inconfondibili musiche di Giorgio Gaber, è organizzata dall’agenzia Euphonya Management di Dario Grasso.

Le prevendite sono attivesui circuiti ticketone e tickettando, ma sarà possibile acquistare i biglietti nei giorni precedenti lo spettacolo anche al botteghino del teatro barcellonese.
A cosa servono gli uomini?narra la storia di Teodolinda, Teo per gli amici, una donna in carriera stufa del genere maschile, che si definisce soddisfatta della sua vita da single ma rimpiange di non aver mai avuto un figlio.
Un giorno scoprirà che il suo vicino di casa (un giovane imbranato con le donne) lavora in un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazione artificiale.

Con il pretesto di una visita all’istituto, Teo ruberà la provetta numero 119, riuscendo a diventare madre senza avere i fastidi di un rapporto con l’altro sesso, che finora si è rivelato solo fonte di delusioni. Durante la gravidanza, spinta dalla curiosità, cercherà però in tutti i modi di conoscere il nome del donatore, e con uno stratagemma riuscirà a scoprirlo. Ed ecco il colpo di scena! L’uomo è Osvaldo, quarantenne che vive ancora con la madre, dai modi rozzi e con una grande considerazione di sé stesso.
La scoperta innescherà una serie di situazioni comiche e offrirà numerosi spunti di riflessione sul ruolo attuale della donna, sempre più emancipata ma in costante conflitto con i dogmi della società civile.

Commenti