Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Coronavirus giudiziario: Il Ministro Lamorgese denuncia il sindaco di Messina per vilipendio

Segnalato all'autorità giudiziaria il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Lo ha deciso il ministro dell'Interno Lamorgese, a seguito delle "parole lesive del'immagine dell'amministrazione dell'Interno. Segnalati all’autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina censurabili per la violazione dell’articolo 290 del c.p. (vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate).

Roma, 26 marzo 2020 - Tema: Sicurezza
Lo ha deciso il ministro Lamorgese a seguito delle parole lesive del'immagine dell'amministrazione dell'Interno. Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina perché censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate). La decisione è stata assunta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari.
Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione, le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini - e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica anche indossando la fascia tricolore - alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti.

Intanto, come riferisce, lo stesso Ministero, salgono a 2.675.113 le persone controllate dall'11 al 25 marzo 2020, 115.738 quelle denunciate ex articolo 650 c.p., 2.737 le denunce ex articolo 495 c.p., 1.233.647 gli esercizi commerciali controllati e 2.607 i titolari denunciati.
In particolare, nella giornata di ieri, le Forze di Polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 202.188 persone di cui 5.774 sono state denunciate.
Gli esercizi commerciali controllati sono stati 92.445, denunciati 101 esercenti e sospesa l'attività di 23 esercizi commerciali.

Con l'entrata in vigore del decreto legge n.19/2020, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, è efficace il nuovo sistema sanzionatorio previso all'art.4, che tra l'altro, prevede, nelle ipotesi di mancato rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, l'applicazione, salvo che il fatto costituisca reato, della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3000. Pertanto, non si applicano più le sanzioni contravvenzionali previste dall'art. 650 c.p.

Il nuovo regime sanzionatorio riguarda anche alle violazioni commesse alla data di entrata in vigore del decreto legge ma, in tali casi, le sanzioni amministrative sono applicate nella misura minima ridotta alla metà.

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